SUD PONTINO – Al momento nessuna chiusura ma la tentazione , “almeno da parte mia”, è stata forte di interrompere le trasmissioni “agli inizi del 2023” Il caro energia ha colpito Radio Civita, la storica emittente di proprietà dell’Arcidiocesi di Gaeta che, attiva dal 1988, “copre” i territori del Basso Lazio e dell’alta Campania. Il suo attivo direttore (e parroco della Chiesa di San Biagio a Marina di Minturno), don Maurizio Di Rienzo, non ha voluto credere ai suoi occhi quando nei giorni scorsi ha verificato la consistenza di una fattura dell’Enel riportante i costi sostenuti nell’ultimo bimestre per il funzionamento di due ripetitori (a Fondi e a Sessa Aurunca) dell’emittente che da alcuni anni fa parte del circuito nazionale radiofonico “In Blù” costituito dalla Conferenza episcopale italiana.
Radio Civita dovrà pagare entro il 24 novembre 465,72 euro per il primo impianto, 448,94 euro per il secondo ripetitore. Radio Civita non interromperà le sue trasmissioni ma “avessi dovuto prendere la decisione l’avrei già fatto – ha confidato il suo direttore – Mi hanno convinto a soprassedere i miei più stretti collaboratori ma la situazione è diventata intollerabile. Come in una famiglia occorre condividere gioie e dolori. Quest’anno la situazione dell’energia elettrica sta arrivando a livelli insostenibili, con un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di quasi il 300 %”.
Radio Civita Inblù ha saputo, grazie alla mediazione di don Maurizio Di Rienzo, innovarsi ma il caro energia è diventato un fardello non tanto dal punto di vista materiale ed economico quanto psicologico: “Tante sono le cose e i progetti fatti nel corso degli anni. Soprattutto degli ultimi. La creazione del sito internet, la nuova app, il DAB+, la qualità della musica e dell’informazione avrebbero meritato bollette più leggere da parte di un’emittente, la nostra, che non fa affidamento su importanti ritorni pubblicitari”.
“Continuare in queste condizioni – ammette don Di Rienzo – è diventato ormai impossibile” ma c’è di peggio in giro e lo ammette lo stesso direttore di Radio Civita InBlù e presidente di Radio Civita Aps: “ Ovviamente ci uniamo all’appello delle famiglie e delle imprese italiane che rischiano davvero situazioni serie di povertà e di crisi.”