Frosinone / Il Consiglio comunale di Fontana Liri conferisce la Cittadinanza onoraria a Serena Mollicone

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FROSINONE – Fare piena luce su una vicenda tanto triste quanto ancora oscura. Questo imperativo d’obbligo ha caratterizzato venerdì pomeriggio la seduta del consiglio comunale di Fontana Liri che nel giorno in cui Serena Mollicone avrebbe compiuto i suoi primi 40 anni le ha conferito la cittadinanza onoraria post mortem. Serena era e viveva nella vicina Arce ma nel boschetto di Fonte Cupa, che si trova nel territorio di Fontana Liri, fu trovata cadavere domenica 3 giugno 2001 proprio dai volontari della protezione civile “Santa Barbara” di Fontana.

Alla seduta consiliare di Fontana Liri, tenutasi presso il centro polifunzionale di via Fiume, hanno partecipato in tanti e, tra questi, c’erano Carmine Belli – ingiustamente arrestato per l’omicidio di Serena per poi essere assolto – diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e della Prefettura di Frosinone, Maria Tuzi (la figlia del brigadiere Santino, suicidatosi in circostanze misteriose il 9 aprile 2008 alla vigilia di un interrogatorio in Procura a Cassino in cui avrebbe dovuto confermare di aver visto la mattina del 1 giugno 2001 Serena entrare nella caserma dei Carabinieri di Arce) soprattutto Luciano D’Emmanuele, il capo della Procura di Cassino che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti.

Il processo di primo grado, terminato tra veleni e polemiche con l’assoluzione dei cinque imputati il 15 luglio scorso davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, non ha saputo ancora individuare le responsabilità di questo omicidio avvenuto il 1 giugno di 21 anni fa e la ricerca della verità, e non di una verità, è stata di nuovo sollecitata da Consuelo, la sorella maggiore della studentessa di Arce, comunità, quest’ultima, rappresentata dal sindaco Luigi Germani. Ha annunciato che il comune prima di Natale deliberà l’organizzazione di una Giornata della memoria in ricordo di Serena.

Il consiglio comunale di Fontana Liri, al termine del lungo e applaudito intervento del sindaco Gianpio Sarrocco, ha anche approvato il progetto per realizzazione di un parco alla memoria di tutte le vittime di violenza in provincia di Frosinone e di Serena Mollicone nel luogo in cui la sua vita s’interruppe brutalmente a soli 19 anni.