SUD PONTINO – “Fidapa dice NO alla violenza” è con questo slogan che si rinnova l’impegno dell’associazione “Fidapa Bpw Italy – sezione Gaeta-Formia-Minturno” in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”. In collaborazione con il progetto “Questo non è amore” della Polizia di Stato, l’associazione “Mai più vittima”, l’Ordine forense di Cassino; con il patrocinio dei comuni di Gaeta, Formia e Minturno, presso l’aula Magna dell’Istituto “Bruno Tallini” di Formia ed in collaborazione con l’Istituto “Fermi- Filangieri” di Formia, si terrà l’iniziativa/incontro “Piantala con la violenza”.
A partire dalle 9, la mattinata si aprirà con i saluti della Presidente “Fidapa Bpw Italy – sezione Gaeta-Formia-Minturno”, Francesca Di Rocco; quelli della Dirigente dell’IIS “Filangieri-Fermi”, Rossella Monti; quelli del sindaco di Formia, Gianluca Taddeo; della Consigliera comunale, con delega alla Pubblica Istruzione del comune di Gaeta, Gianna Conte; e per finire, ci saranno i saluti del Consigliere comuale, nonché Presidente della commissione Cultura, del comune di Minturno, Matteo Marcaccio.
Dopo di che l’Aula Magna dell’istituo di via della Cava a Penitro si arricchirà degli interventi di esperti dei vari settori che intervengono – a più e diversi livelli – in un episodio di “violenza di genere”. Darà il via l’Avvocato Maria Grazia Sacco, consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Cassino; poi sarà la volta della pedagogista-criminologa dott.ssa Maria De Tata; a seguire ci sarà l’intervento della Funzionaria del Commissariato della Polizia di Stato, la dott.ssa Emanuela Forte e, infine, chiuderà la mattinata la dott.ssa Mary Janet Conte, Assistente Capo Coordinamento Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Cassino.
Al termine dell’incontro, lavorato sul tentativo metaforico di estirpare qualsiasi eventuale “seme della violenza” si passerà a mettere fine alla celebrazione con la piantumazione, invece, di un albero – un melograno – in ricordo di tutte le donne vittime di violenza, nonché in segno di rispetto della natura, ovviamente in questo caso non solo quella vegetale, ma quella umana: che vuole donne libere e protagoniste della loro vita.