FORMIA – La Formia Rifiuti zero ha una nuova guida. La terza dall’inizio della sua esperienza societaria. L’ha deciso giovedì mattina l’assemblea dei soci della municipalizzata che, costituita nel 2014, gestisce il ciclo dei rifiuti a Formia e, da qualche anno, sull’isola di Ventotene. E’ durato poco meno di un’ora l’incontro che, lontano da occhi indiscreti (com’è giusto che fosse) , si è svolta presso lo studio del sindaco Gianluca Taddeo per ratificare quanto era stato anticipato da queste colonne dopo il lavoro svolto dalla commissione selezionatrice formata, in rappresentanza del comune di Formia, dalla segretaria generale e responsabile dell’anticorruzione Marina Saccoccia, dal dirigente del settore Ambiente Giuseppe Caramanica e, per quanto riguarda il comune di Ventotene, dal consulente esterno Lidano Caldarozzi.
All’assemblea dei soci c’erano il sindaco di Formia Gianluca Taddeo – la delegazione formiana era composta anche dal dirigente Caramanica e dall’assessore al ramo Eleonora Zangrillo- dall’ex sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso a rappresentare in qualità di delegato il neo primo cittadino isolano Carmine Caputo e il collegio sindacale – composto da Francesco Mercurio e Graziella Capodiferro – che da oltre un anno, unitamente al direttore tecnico facente funzione Claudio Sperduti, ha avuto il merito di traghettare la Frz verso una nuova governance che dovrà meritare la fiducia per un incarico difficilissimo e complicato (Formia e Ventotene sono gli unici comuni in provincia di Latina ad avere optato per una gestione completamente pubblica il ciclo dei rifiuti)
Il curriculum vitae è quello di Raffaele Rizzo, 61 anni di Colleferro, in provincia di Roma, è stato prescelto rispetto a quelli degli altri 16 che avevano risposto a due avvisi avvolti sino a giovedì da un riserbo davvero impenetrabile. Il primo, pubblicato il 16 giugno scorso, era scaduto dopo appena 20 giorni, il 6 luglio. Il secondo, riaperto il…5 luglio, aveva conosciuto un nuovo termine, le ore 24 del 18 luglio scorso. Di sicuro le domande – secondo ha previsto l’articolo 3 dello stesso avviso – hanno dovuto rispettare i requisiti dell’ “adeguata professionalità, qualificazione ed esperienza rispetto all’incarico da ricoprire” nei prossimi tre anni e quella di Rizzo è stata ritenuta la migliore.
Il nuovo amministratore della Formia Rifiuti zero, che ha lavorato anche al Ministero dell’ Ambiente, vanta esperienze professionali di tutto rispetto; ha svolto ruoli dirigenziali in Ama Polonia, al Consorzio Cosmarina 4 tra comuni del napoletano, in Vitalia scarl, è stato membro dell’albo gestori ambientali del Lazio e della Sicilia, esperto presso l’Anpa (attuale Ispra), componente esperto del Comitato Tecnico scientifico della Regione Lazio.
Rizzo dovrebbe essere facilitato nel suo compiuto gestionale di tre anni perchè conosce la realtà, industriale ed umana, della Formia Rifiuti zero. Il sindaco era la professoressa Paola Villa quando l’allora amministratore della “Frz”, Raphael Rossi (il primo storico responsabile della Frz prima della breve gestione di Michele Bernardini) incaricò Rizzo di svolgere l’incarico di direttore tecnico della stessa società. Per Rossi il manager di Colleferro non aveva superato il primo periodo di prova di sei mesi, il socio di maggioranza chiese una proroga di ulteriore sei mesi che terminò anticipatamente e bruscamente.
Rizzo fu invitato a lasciare il suo posto, un’iniziativa accompagnata da un fiume di accuse sulla gestione politica ed imprenditoriale della società – non approdate (almeno) a nulla stando alle indagini della Guardia di Finanza e della Corte dei conti – da un prevedibile ricorso che il giudice del lavoro del Tribunale di Cassino ha definito inammissibile. Quest’ultima decisione, per quanto possa apparire, è stata la fortuna per Rizzo nonostante il bando ponesse una serie di paletti molti stringenti per la nomina. Uno di questi poneva un disco rosso al candidato che “sia stato licenziato, destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente ed insufficiente rendimento oppure sia stato dichiarato decaduto da un pubblico impiego”
L’assemblea dei soci giovedì, dopo un’ora dei suoi lavori, non ha riscontrato alcun motivo di incompatibilità per la nomina di Rizzo che ora un pesantissimo imperativo categorico: rilanciare l’azione industriale della Frz alla vigilia di due scadenze, la scadenza nel 2023 del rapporto novennale con il Comune di Formia (sarà rinnovato o meno?) e l’entrata di un nuovo regime tributario per sostituire l’attuale Tari. Ma soprattutto Rizzo dovrà dimostrare come far funzionare meglio la stessa società municipalizzata dopo che nei giorni scorsi la dirigente dell’ufficio personale del comune di Formia, Tiziana Livornese, ha pubblicato un discutibile avviso pubblico finalizzato ai dipendenti comunali distaccati presso la Formia Rifiuti zero: entro mercoledì 30 novembre dovranno comunicare se rientrare – se lo faranno accetteranno di privarsi di alcuni benefit, come la 14^ mensilità – o meno.
Il Comune ha messo a disposizione un posto come operatore amministrativo (con capacità di uso del Pc per video scrittura, posta elettronica e software gestionali) presso il settore Affari legali, due posti come commesso presso la farmacia comunale ed un posto di magazziniere presso il settore economico finanziario-economato. L’avviso della dottoressa Livornese permette anche al “restante personale” interessato di fare ritorno negli organici del comune – già tre addetti della Frz nei mesi scorsi l’hanno fatto accettando di prestare servizio presso il cimitero di Castagneto – “verrà assegnato presso il settore Lavori Pubblici per lo svolgimento di mansioni relativi alla categoria di inquadramento nell’ambito della squadra operai”.
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