FONDI – La parte più corposa della discussione dell’ultimo Consiglio comunale ha riguardato l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025. Con una lunga relazione l’assessore Vincenzo Carnevale ha messo in luce le principali criticità che gli uffici e gli amministratori hanno dovuto affrontare per, così dire, far quadrare i conti. L’ostacolo maggiore ha riguardato l’aumento delle spese per i consumi energetici, passati da circa un milione di euro a 2,2 milioni di euro in un solo anno.
“La mancata approvazione di una legge finanziaria da parte dello Stato – ha spiegato Carnevale – ci ha portato a tagliare in tutti i settori senza tuttavia toccare i servizi. Abbiamo sostanzialmente puntato ad un pareggio di bilancio senza contare su risorse che potrebbero arrivare dallo Stato e che, qualora dovessero arrivare, serviranno a rimpinguare i capitoli tagliati. Avremmo potuto approvare il bilancio di previsione a marzo, come faranno molti altri Comuni d’Italia e come comunicato all’Ente con una nota della Prefettura, ma abbiamo deciso di procedere nei tempi ordinari di legge per non bloccare la macchina amministrativa. Rimandare l’approvazione del bilancio avrebbe comportato una temporanea paralisi della macchina amministrativa, a partire dal blocco dei fondi del Pnrr e di molti altri trasferimenti. Purtroppo gli stessi rincari che hanno messo in difficoltà le famiglie e le imprese hanno interessato anche gli enti. Abbiamo inoltre dovuto tenere conto dell’inflazione e dei contratti che hanno subito e continueranno a subire un adeguamento dei prezzi. Avevamo certamente previsto degli aumenti ma non una vera e propria esplosione dei costi. Ciò nonostante abbiamo fatto delle rinunce, dei tagli e siamo riusciti a far quadrare i conti senza tagliare, neppure sfiorare, i servizi essenziali. Il lieve aumento dell’Imu che lo scorso anno ci è ha consentito di raggiungere l’equilibrio di bilancio, non è stato ripetuto quest’anno così come sono rimaste invariate tutte le tasse e le tariffe comunali”.
L’argomento e i temi trattati hanno scatenato una lunghissima discussione con diversi interventi provenienti dai banchi di maggioranza e minoranza. I consiglieri Francesco Ciccone, Salvatore Venditti, Luigi Parisella e Luigi Vocella hanno motivato il loro voto negativo evidenziando, in particolare, mancanza di programmazione, problematiche rimaste insolute da anni, ottenimento di titoli vuoti, strutture pubbliche e sportive fatiscenti e ritardi nella realizzazione di progetti annunciati.
A replicare alle varie accuse formulate i capigruppo di Forza Italia e IoSi Vincenzo Mattei e Daniela De Bonis.
“Vi invito a non guardare la pagliuzza ma la trave – ha concluso il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – in questi anni il territorio è cresciuto sotto ogni punto di vista, dallo sviluppo turistico e del litorale agli aiuti alle persone in difficoltà e nel sociale in genere, dalla progettazione alla cultura. Fondi è una città invidiata da tutti, io nel mese di dicembre ho partecipato ogni sera ad eventi ed iniziative culturali di altissima valenza. Ma non ho mai visto nessuno di coloro che oggi mi criticano. E allora come fate a parlare di progresso culturale? Scusatemi ma anche Bandiera Blu e Fondi Città Europea dello Sport devono diventare un tabù? Quest’ultimo titolo non è stato voluto da me o dalla politica ma dalle decine di associazioni attivissime nel mondo sportivo. Sono stato a Bruxelles e per un intero pomeriggio si è parlato solo di Fondi, in ambito europeo, alla presenza delle massime istituzioni e su maxi schermi. Se ora anche l’impegno profuso per l’ottenimento di titoli che rendono onore alla Città deve diventare motivo di vergogna io non ci sto. Io accetto le critiche e le proposte costruttive ma, sinceramente, non ne ho sentite in questa sede. Certamente tutto è migliorabile ma questa visione non la condivido. Questa città non ha cuore né anima? Ma stiamo scherzando? Questa città ha un’anima eterna e lo dimostra ogni giorno con le mille iniziative solidali. Mi dispiace ma io amo questa città e la amo con i suoi difetti, fermo restando il mio impegno a migliorarla e a lavorare per la crescita collettiva”.
Al termine della discussione il punto è stato approvato con 15 favorevoli e 6 contrari.