SPIGNO – In un clima di legittima commozione si è svolta martedì mattina, alla presenza delle figlie Carla e Lorna e dei rispettivi mariti, la cerimonia di intitolazione alla memoria del professor Silvio Di Costanzo, sindaco di Spigno Saturnia negli anni ’50 e dirigente scolastico, autorevole figura di primo piano nel panorama sociale, culturale e politico del comprensorio di Spigno Saturnia, della scuola secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo “Minturno – Spigno Saturnia”.
Ultimogenito di Marco Di Costanzo e Giuditta Orgera – il padre era stato esattore nel Comune di Spigno Saturnia, di fede socialista anche durante il ventennio fascista – il futuro professor Di Costanzo nei primi quaranta del secolo scorso frequentò, raggiungendola in bicicletta, quello che ora è l’istituto magistrale “Marco Tullio Cicerone” di Formia. Nel periodo dell’occupazione tedesca, l’intera famiglia Di Costanzo si rifugiò nelle grotte della Conca (zona sotto Monte Castello a Spigno Saturnia) e con l’arrivo delle truppe alleate, i suoi componenti furono portati in Sicilia. Vi restarono per alcuni mesi. Per la sopravvivenza affrontarono una vita di stenti e sacrifici. Al ritorno in questa anche loro terra nativa trovarono desolazione e il grave problema della ricostruzione. In questo contesto vinse il concorso all’insegnamento e divenne titolare nel ricostruendo plesso di Spigno Saturnia.
Abile animatore civico, promotore di un comitato di cittadini impegnati per la ricostruzione del paese distrutto dalle mine tedesche e dai bombardamenti alleati, il professor Silvio Di Costanzo durante la sua azione civica, non tralasciò gli studi e si laureò a pieni voti a Roma in Storia, Pedagogia e in Lettere.
Nel 1952 guidò una lista di candidati alle elezioni comunali che ottenne un notevole risultato politico con l’incarico di amministrare il paese aurunco, diventando tra i Sindaci più giovani d’Italia. La sua amministrazione mostrò un particolare interesse per la tematica legata alla valorizzazione del patrimonio dei Monti Aurunci. Promosse e realizzò numerose opere di rimboschimento, anche ai fini idrogeologici, lavorazioni che impiegarono per diversi anni molti operai dando occupazione a una importante fascia di cittadini spignesi. A metà degli anni ’50 il professor Di Costanzo si trasferì a Formia. Lì, partecipò attivamente alla vita cittadina come segretario politico del Partito Socialista Italiano. Oratore raffinato e sferzante, per due consiliature ricoprì l’incarico di assessore alla pubblica istruzione. Continuò il suo percorso di formazione, diventando prima direttore Didattico, e successivamente ispettore scolastico. Con questa formazione, fu inviato presso l’Ambasciata italiana a Lugano.
Nella sua importante carriera ricevette dal Ministero della Pubblica Istruzione, la promozione ad ispettore centrale, alle dirette dipendenze della direzione generale. Non tralasciò in questi anni l’impegno politico, che lo portò ad essere eletto Segretario Provinciale del Psi di Latina, distinguendosi sempre per rigore morale e intellettuale. Questa statura lo portò a diventare amico di Pietro Nenni, che sovente trascorreva con lui periodo nella villa formiana di Vindicio. “La sua vasta statura culturale non ha sostanziato e stimolato soltanto il suo curriculum professionale, ma attraverso il suo impegno pedagogico è stato – ha dichiarato nel suo intervento il sindaco di Spigno Saturnia Salvatore Vento, alla presenza tra gli altri del parroco del paese, don Filippo Mitrano – tra i più attivi insegnanti, preparando i giovani nei concorsi e sostenendo gli studenti nella stesura delle tesi di laurea”.
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