LATINA – Non solo la realizzazione dell’Autostrada Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone ma anche l’attraversamento a monte di Formia, la strada che già a nominarla provoca l’orticaria, la Pedemontana. Un dossier sull’arteria che la politica locale, provinciale, regionale e nazionale non è riuscita a realizzare nel dopo guerra è ora sulla scrivania del neo Ministero delle Infrastture Matteo Salvini. L’ha consegnato il candidato della Lega alle regionali del 12 e 13 febbraio prossimi Antonio Di Rocco – come si evince nel filmato allegato – in occasione di un confronto che il leader della Lega ha avuto a Latina con i candidati alle elezioni di metà febbraio. Si è trattato di un incontro che ha preceduto quello che lo stesso Ministro ha avuto nel capuologo pontino con il presidente della Camera di commercio Lazio Sud Giovanni Acampora alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario di Stato del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon, del Prefetto di Latina Maurizio Falco, della neo deputata Giovanna Miele, dell’europarlamentare Matteo Adinolfi, del Commissario Straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, del Questore Raffaele Gargiulo, Questore della provincia di Latina e dei rappresentanti delle più importanti associazioni di categoria, sindacali ed imprenditoriali. Tra queste il Mof di Fondi
Di Rocco ha presentato una relazione tecnica illustrando cosa rappresenti la Strada Pedemontana per Formia, per il sud pontino e, fors’anche, per l’intera provincia di Latina e l’assetto viario del Basso Lazio. Il candidato formiano della Lega alle regionali ha anche spiegato le tante ragioni che hanno mandato, purtroppo, in naftalina, nonostante tanti “stop and go”, l’opera nonostante sia beneficiaria di un finanziamento , 75 milioni di euro, concesso grazie all’impulso del sottosegretario al Mef. Per farlo Di Rocco si è fatto aiutare dal comitato civico Cisef che, presieduto instancabilmente da Gaetano Quercia e Gaetano Merenna, si sta impegnando per sensibilizzare la politica, ai vari livelli, sulla necessità di realizzare l’opera per garantire un “futuro certo” all’intero Golfo e per permettere alle realtà urbane di Formia e Gaeta di essere sgravato dal traffico di attraversamento, di quello pesante.
“Il mio augurio è che questo importante appuntamento che ci vede qui oggi, insieme, possa aprire un capitolo nuovo per avviare un dialogo costruttivo su una tema come quello delle infrastrutture, la cui efficiente pianificazione è un indiscutibile fattore di competitività che riguarda tutti: cittadini, lavoratori e chi fa impresa nei nostri territori.”
In questi termini il presidente camerale Acampora aveva inaugurato l’incontro di Latina con il Ministro Salvini, un appuntamento arrivato a meno di 24 ore dall’intesa con la Regione Lazio sull’ingegner Antonio Mallamo che sarà proposto per la nomina di Commissario Straordinario per il collegamento Roma-Latina al prossimo Consiglio dei Ministri. Ma anche a poche ore dall’annuncio del dicastero guidato dal segretario della Lega riguardo lo sblocco dei fondi per la Cisterna-Valmontone.
“Dopo anni di lungaggini, grazie all’emendamento alla Legge finanziaria proposto dai neo deputati Miele e Ottaviani, che ha previsto l’istituzione di un Commissario Straordinario, ci auspichiamo che questo nuovo percorso possa determinare un importante cambio di passo. – ha proseguito il Presidente Acampora – Con grande soddisfazione abbiamo accolto anche la notizia della firma del protocollo d’intesa per lo sblocco dei fondi che consentiranno finalmente l’apertura dei cantieri della Cisterna-Valmontone. Mi preme sottolineare come il collegamento Roma-Latina sia un’opera prioritaria per la mobilità dell’intera regione, urgente e non rinviabile, altrettanto la Cisterna-Valmontone, che vedrà presto partire i cantieri. Per quel che concerne le province di Frosinone e Latina, parliamo di una dimensione economica rilevante che ha ampie potenzialità di crescita e la logistica e le infrastrutture sono tra i principali fattori abilitanti per lo sviluppo, a patto che le scelte rispondano ai fabbisogni delle imprese e dei cittadini. Lasciatemi, però, dire che altrettanta attenzione meritano la Pedemontana di Formia e la Fondi- Ceprano per il collegamento del MOF all’autostrada, come il potenziamento delle infrastrutture di collegamento tra le province di Frosinone e Latina. Opere che vanno inquadrate in un contesto regionale di flussi di merci e di persone che impongono una programmazione funzionale a tutti i territori, che punti al riequilibrio delle diverse modalità di trasporto. Sul tema delle infrastrutture, come sta facendo Unioncamere, attraverso il Presidente Andrea Prete, le Camere di Commercio possono dare un importante contributo nel definire il quadro degli interventi infrastrutturali da realizzare sulla base delle sollecitazioni del mondo imprenditoriale”.
Il presidente Acampora ha, poi, colto l’occasione per consegnare al Ministro Salvini due documenti realizzati dal sistema camerale: il libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Lazio e l’approfondimento realizzato per le province di Latina e Frosinone: “I dossier– ha spiegato Acampora – offrono un quadro dettagliato delle infrastrutture materiali e immateriali ritenute prioritarie dalle imprese nella nostra regione e a livello locale, con l’evidenza delle criticità dell’attuale sistema di mobilità che, nel panorama regionale, deve trovare una coerenza sul modello di sviluppo socio-economico che si vuole realizzare”.
Le due province insieme occupano un territorio fisico nella regione simile a quello di Roma, accolgono il 19,1% della popolazione del Lazio (8,2% Frosinone 9,9% Latina), contro il 73,9 di Roma, ed il 14,5% degli addetti regionali, contro l’80% di Roma. Contribuiscono per il 67,4% dell’export della regione, con assolute eccellenze nel settore chimico farmaceutico ed alimentare. Hanno una importante struttura produttiva in ambito metalmeccanico/meccatronico ed un enorme potenziale turistico. Tutto questo, malgrado nel ranking nazionale delle performance infrastrutturali, le due province abbiano una posizione non adeguata (Frosinone 42°, Latina 72°). Tutto il sistema dei collegamenti delle due province, nel tempo, è stato caratterizzato da una monodirezionalità verso Roma, certamente importante ma attualmente non più sufficiente.
“Si devono sviluppare collegamenti trasversali tra le due province e renderle “autonome per i collegamenti verso la rete esterna, saltando il nodo di Roma, costantemente congestionato – ha aggiunto il vice presidente della Camera di Commercio Lazio Sud Paolo Marini – Inoltre, le infrastrutture necessarie non sono solo quelle fisiche, ma anche, e soprattutto, quelle digitali (reti 4G/5G) che assumono oggi la stessa importanza per le attività economiche. In aggiunta un altro problema riguarda il livello inadeguato di manutenzione della attuale rete stradale, considerato che quello su strada, vista la difficoltà dei collegamenti per porti ed aeroporti, risulta oggi la modalità quasi esclusiva di trasporto. Dobbiamo poi considerare, e non dimenticare, che la scarsa qualità della rete di adduzione delle strade si riflette in maggiori costi e perdita di competitività del nostro sistema economico, nonché in un grave danno per l’ambiente a causa del maggiore inquinamento prodotto dal congestionamento del traffico. Il tema quindi oggi non è individuare le esigenze, ma definire le priorità in un rapporto di efficacia/fattibilità delle singole opere in funzione dello sviluppo complessivo, dando tempi certi a quelle opere che si definisce di avviare”.
“Torno a Roma con le giuste informazioni che riguardano le carenze infrastrutturali del Basso Lazio e anche di Formia e del sud pontino – ha commentato il Ministro Salvini – Qualsiasi contributo da enti locali, territori e categorie è bene che arrivi adesso. Tra Pnrr e fondi complementari al Ministero abbiamo 60 miliardi di euro e l’obiettivo è che non restino sulla carta. Se entro il 31 marzo avremo un nuovo codice dei Contratti pubblici sarà più semplice lavorare, velocizzando e sburocratizzando. Appalti più veloci e cantieri più veloci per qualcuno rischiano di essere meno trasparenti, secondo me è vero l’esatto contrario. La velocità, garantendo la trasparenza, è sinonimo di efficienza. Non solo Latina e Frosinone tra i dossier di questi tre mesi, è stato fatto molto altro. Ma per quanto riguarda i numeri delle due province meridionali del Lazio, leggendo un po’ di rassegna stampa, vedevo articoli che davano apertura cantieri nel 2010 e chiusure entro il 2016/2017, capisco bene che ci sia sfiducia dopo tutti questi anni. Ma io penso che quelli che ci attendono saranno gli anni del vero rilancio. Guardando ai grandi eventi in programma, saranno 5/7 anni che potranno essere un vero volano. I soldi del Pnrr andranno ben spesi e, per farlo, il Mit ha il dovere di ascoltare i territori e le comunità. Ci sono diverse priorità e vanno bene i dibattiti ma poi deve essere messa la parola ‘fine’ e bisogna agire. Io direi che sulla Roma Latina, sulla Cisterna Valmontone e sulla Pedemontana il dibattito sia stato ampio, lungo e democratico. Ora, per quello che mi riguarda, si parte. La prossima volta tornerò con i Commissari ad inaugurare i cantieri. Anche se poi bisognerà andare avanti e guardare alle prossime priorità, quello che è già pronto deve essere cantierato”.
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