FONDI – L’obiettivo centrato è stato molto accattivante e coinvolgente per le più disparate ragioni: chiedersi come essere un’associazione viva e accogliente e come contribuire a creare comunità aperte e accoglienti, nella consapevolezza che esse attraggono quando sono ospitali, quando si configurano come “case di Betania”, quando all’interno di esse traspare una fraternità stretta. Era particolarmente contenta e soddisfatta la presidente dell’Azione cattolica diocesana di Gaeta, la professoressa Paolina Valeriano, al termine domenica mattina di un’intensa e qualificata assemblea annuale della più importante associazione laicale italiana organizzata e ospitata presso l’accogliente auditorium della direzione generale della Banca Popolare di Fondi.
Protagonista di un’applaudita e profonda lectio magistralis è stato il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Giuseppe Notarstefano che con un linguaggio asciutto ma assai penetrante ha affrontato con successo il tema dell’assemblea diocesana 2023 dell’Ac dell’Arcidiocesi di Gaeta “AC: cantiere della casa e dell’ospitalità”. L’argomento è stato illustrato e, soprattutto, motivato nella fase introduttiva dei lavori assembleari dalla presidente Valeriano. Ha spiegato come il confronto di Fondi sia stato l’ultimo segmento di un percorso partecipativo cui hanno partecipato, nell’ambito del Sinodo della Chiesa di Gaeta, le associazioni parrocchiali e le stesse parrocchie nell’ambito rispondendo e confrontandosi sul documento “I cantieri di Betania” e, in particolare, su quello denominato “Cantiere dell’ospitalità e della casa”. “La dimensione domestica autentica non porta a chiudersi nel nido, a creare l’illusione di uno spazio protetto e inaccessibile in cui rifugiarsi. La casa che sogniamo – aveva detto la presidente Valeriano inaugurando i lavori dell’assemblea – ha finestre ampie attraverso cui guardare e grandi porte da cui uscire per trasmettere quanto sperimentato all’interno – attenzione, prossimità, cura dei più fragili, dialogo – e da cui far entrare il mondo con i suoi interrogativi e le sue speranze”
L’assemblea di Ac di Fondi ha effettuato con dovizia di particolari uno screening sulla qualità delle relazioni e sulla necessità di essere gruppi e comunità accoglienti. E la scelta, di successo e datata dell’Azione Cattolica italiana e di quella di Gaeta in particolar modo, e di fare della parrocchia “un vero luogo ecclesiale in cui si condivide la quotidianità di tutti, soprattutto in questo tempo in cui le nostre comunità e noi stessi siamo chiamati a fare i conti con la situazione socio-economica e psicologica, individuale e comunitaria, lasciata dalla pandemia”.
L’intervento del presidente Notarstefano ha inaugurato, di fatto, un anno che si preannuncia molto importante per l’Azione Cattolica gaetana. Sarà l’ultimo di questo mandato triennale nel corso tutte le associazioni parrocchiali rinnoveranno le responsabilità dei rispettivi consigli parrocchiali in vista dell’assemblea elettiva diocesana in programma esattamente tra un anno, nel gennaio 2024. E non a caso all’auditorium della Bpf di Fondi c’errano tantissimi presidenti e responsabili dei consigli parrocchiali (oltre che numerosi soci) che hanno partecipato, in conclusione, alla Santa Messa officiata dall’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari e dall’assistente unitario e del settore Adulti, don Carlo Lembo.
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