FROSINONE – Chiedono giustizia dal primo giorno, confidano negli inquirenti, vogliono avere fiducia nel loro lavoro, ma sono stanchi di sapere che gli assassini di Thomas, chiunque essi siano, ancora siano liberi. I genitori del 19enne ucciso ad Alatri sperano di essere in qualche modo confortati dalle parole del procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, che incontreranno giovedì 9 marzo, alle 10, presso il palazzo di giustizia di via Fedele Calvosa. Si tratta di un incontro che è stato richiesto qualche giorno fa dal legale che assiste la famiglia, l’avvocato Marilena Colagiacomo: sarà presente anche lei giovedì negli uffici della Procura, all’appuntamento cui parteciperà anche il sostituto procuratore che sta seguendo il caso, la dottoressa Rossella Ricca.
Paolo Bricca e Federica Sabellico, il papà e la mamma di Thomas, sono già stati ascoltati dagli inquirenti, cui hanno raccontato quello che sapevano. Aspettano però risposte da parte degli investigatori, vogliono che chiunque abbia sparato sia assicurato alla giustizia: il padre, qualche giorno fa, proprio ai microfoni e ai taccuini dei cronisti l’aveva chiesto ad alta voce. Qualsiasi accusa o ipotesi però, per reggere, deve essere supportate da fonti di prova, da elementi certi che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con le loro indagini, che proseguono nel più stretto riserbo.
I genitori, dal canto loro, sperano presto in una svolta e la mamma intanto, nelle riflessioni che affida al su profilo facebook, chiede al figlio defunto di aiutarla perché ne ha tanto bisogno, “aiutami a guarire”, queste le sue parole.