LATINA – Si era vista addebitare tre prelievi – da lei mai effettuati – del valore di 600 euro ciascuno, perchè dei malviventi erano riusciti a ottenere la sua carta Postamat sostitutiva prima che le venisse recapitata. E’ quanto accaduto nei mesi scorsi ad una donna che assistita da Confcosumatori Latina si è vista riconoscere da Poste , dopo il diniego iniziale, il rimborso delle somme sottratte. L’ Arbitro Bancario Finanziario, infatti, ha riconosciuto la responsabilità dell’intermediario per non aver utilizzato il sistema di “SMS alert“, che avrebbe potuto impedire almeno due dei tre prelievi fraudolenti.
“La decisione favorevole dell’Arbitro Bancario Finanziario – spiega il responsabile provinciale di Confconsumatori Latina, l’avv. Franco Conte – nasce dalla considerazione che ‘è l’intermediario a dover provare l’autenticazione, la corretta registrazione e contabilizzazione delle operazioni disconosciute; è sempre l’intermediario a dover provare tutti i fatti idonei ad integrare la colpa grave dell’utilizzatore, unica ipotesi in cui, oltre al dolo, lo stesso può patire le conseguenze dell’utilizzo fraudolento dello strumento di pagamento’. In particolare, per l’Abf la nostra associata ha diritto a ricevere il rimborso di 1.200 euro, pari al valore di due dei tre prelievi fraudolenti. I ladri hanno infatti compiuto le operazioni in giorni differenti: se l’intermediario avesse inviato tempestivamente l’SMS alert dopo il primo prelievo fraudolento, gran parte delle somme sarebbe stata salvata“.
E poi ricorda l’impegno in prima linea della Confconsumatori accanto ai cittadini “vittime di truffe bancarie e furti e per informare rispetto ai rischi e alle forme di tutela esistenti. Per Confconsumatori l’arma migliore nei confronti delle truffe bancarie, in particolare digitali, è la prevenzione. Per questo l’associazione ha promosso diverse attività di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini, come l’iniziativa “Chi ha paura del web? e il webinar Prima e dopo la truffa digitale: strumenti di tutela del cittadino”.