TERRACINA – Un’area potenzialmente pericolosa e a rischio esplosione. L’hanno individuata e sequestrata alla periferia di Terracina gli agenti della locale Compagnia della Guardia di Finanza scoprendo 100 bombole di gpl che, contenendo oltre un quintale di questo carburante, erano state imbottigliate e commercializzate al minuto in assenza però di qualsiasi autorizzazione. Si tratta di un primo segmento di un’importante operazione promossa e finalizzata, nell’ambito di una potenziata attività di controllo economico del territorio, al contrasto alle truffe in danno delle accise e dell’imposizione indiretta sulla produzione e sui consumi.
Gli uomini del Capitano Gianmarco Sportiello hanno, a tal riguardo, avviato accertamenti specifici nel corso dei quali è emerso come le bombole di gpl fossero state stoccate altrove e dunque hanno avviato indagini per localizzare il luogo in cui è sarebbe stata svolta quest’ulteriore attività illecita. In un altro intervento, eseguito sempre nella periferia di Terracina, i finanzieri, dopo specifiche investigazioni hanno scoperto la detenzione irregolare di più di 3000 litri di carburante agricolo, che, anche per la sua natura di prodotto cui è riconosciuto un regime fiscale agevolato, è soggetto a particolari forme di autorizzazione e può essere commercializzato e utilizzato solo da soggetti aventi titolo. Gli autori delle due condotte sono state segnalati a piede libero alla Procura della Repubblica di Latina.
Gli inquirenti ribadiscono, invece, come il contrasto agli illeciti in materia di accise e di imposizione indiretta sulla produzione e sui consumi rappresenti una delle priorità del corpo per tutelare sia le entrate erariali sia gli operatori economici che operano nel rispetto delle regole, mantenendo condizioni di equa concorrenza e corretto funzionamento del mercato e disincentivando al contempo i consumatori dall’acquisto di prodotti illecitamente posti in commercio e rischiosi per l’incolumità pubblica.
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