LATINA – Manca poco meno di un mese alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. In provincia di Latina sono otto i Comune chiamati al voto per il rinnovo del consiglio comunale e per eleggere il sindaco. Oltre al capoluogo, che torna alle urne a poco più di un anno e mezzo dalle ultime consultazionim che avevano visto la vittoria di Damiano Coletta su Vincenzo Zaccheo, e dopo otto mesi di commissariamento, gli altri sette Comuni che andranno al voto sono: Aprilia, Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga, Sonnino e Terracina. Due – Aprilia e Terracina – hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti e l’eventuale ballottaggio ci sarà il 28 e 29 maggio.
Corsa a due a Latina
La sfida a Latina città è fra soli due candidati sindaco, espressione delle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Sarà una sorta di ballottaggio anticipato quello tra Matilde Celentano che ha ottenuto l’appoggio di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc-Dc e della lista civica che porta il suo nome, e l’ex primo cittadino Damiano Coletta che per la terza volta sfida il centrodestra, ora con il sostegno di quattro liste: Lbc, Pd, Movimento 5 Stelle e Per Latina 2032.
Cinque candidati a sindaco ad Aprilia
Ad Aprilia si vota per scegliere il successore di Antonio Terra. Sono cinque i candidati alla carica di sindaco e 19 le liste in loro sostegno. A sfidarsi saranno Luana Caporaso espressione della coalizione Aprilia Civica che ha preso l’eredita del sindaco Terra ed è sostenuta da otto liste: Rete dei Cittadini, Aprilia Domani, L’altra faccia della politica, Luana Caporaso sindaca, Uniti per Aprilia, Forum per Aprilia, Aprilia Città Civica e Aprilia Tricolore; Angelo Casciano sostenuto da due liste, Fiamma Tricolore e Amici per l’Italia; Carmen Porcelli, ex consigliera comunale con la lista “CambiAprilia”; Lanfranco Principi, ex vicesindaco proprio nell’Amministrazione Terra e sostenuto da sette liste: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Aprilia, Unione Civica, lista civica Pincipi sindaco, Aprilia Valore Comune e Alternativa Moderata Apriliana; e infine Andrea Ragusa candidato del Movimento 5 Stelle.
Anche a Terracina cinque aspiranti sindaci
Anche a Terracina sono in cinque a contendersi lo scranno, dopo la fine dell’amministrazione guidata da Roberta Tintari, travolta dall’inchiesta Free Beach che ha poi portato alle sue dimissioni. Si vota, quindi, dopo mesi di commissariamento. In tutto sono state depositate dieci liste. Gli aspiranti primo cittadino sono: Fabrizio Di Sauro, candidato del centrosinistra sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle e la lista Terracina Rinasce; Alessandro Di Tommaso che concorre con la lista civica che porta il suo nome; Massimiliano Cesare Fornari in corsa con il movimento civico Forza & coraggio; Francesco Giannetti, sostenuto – e quella è la novità di queste elezioni – da tutte le forze unite di centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia insieme alla lista Giannetti Sindaco; e Gabriele Subiaco candidato di Europa Verde.
I candidati nei Comuni con meno di 15mila abitanti
Sono cinque i Comuni più piccoli al voto, dove non è previsto il ballottaggio e dove dunque già da lunedì 15 maggio si conoscerà sicuramente il nome del sindaco eletto. A Bassiano la sfida è a tre: in corsa nuovamente il primo cittadino uscente, Domenico Guidi, eletto per la prima volta nel 1985; è sostenuto dalla lista Bassiano Futura. Gli altri due candidati sono Giuseppe Fonisto con la lista Grande Bassiano e Giovanbattista Onori sostenuto dalla lista Per Bassiano.
A Campodimele, il più piccolo dei Comuni al voto che conta appena 600 abitanti, è stato registrato il numero record di nove candidati; due sono quelle locali rappresentati da Emanuele De Luca con la lista Evviva Campodimele e Tommaso Grossi con la lista I Giovani. Completano il quadro la candidatura di Andrea Paola Iannotti, imprenditrice transgender sostenuta da Italia dei Diritti, Fabrizio Pignalberi con Per Campodimele, Antonio Pelagalli sostenuto dalla lista I Cittadini delle Culture e delle Colture, Giovanni Battista Scafa con Alternativa in Comune, Roberto Stella con la lista Fiamma Tricolore, Italo Velardo con Siamo Italia, e Cristian Venditti con Progetto Popolare.
Discorso diametralmente opposto a Lenola dove invece il candidato sindaco è uno solo, il primo cittadino uscente Francesco Magnafico che avrà come unico avversario quello dell’affluenza. Infatti, per essere rieletto deve portare a votare il 40% degli aventi diritto. Basterà infatti al primo cittadino raggiungere il quorum di votanti per proseguire nel secondo mandato.
Si vota anche a Roccagorga, che torna alle urne dopo alcuni mesi di commissariamento per la caduta dell’Amministrazione di Nancy Piccaro. Qui la corsa è a quattro: si ricandida proprio Nancy Piccaro con la lista Roccagorga Insieme che dovrà vedersela con l’ex sindaca Carla Amici sostenuta dalla lista che porta il suo nome, Lubiana Restaini con Roccagorga rinasce e Francesco Scacchetti con Roccagorga X Davvero.
Sonnino è l’ultimo Comune al voto dove la sfida è a due invece per il dopo De Angelis. I candidati sindaco sono Gianni Carroccia con la lista Sonnino Insieme in cui è in corsa come consigliere proprio l’ex primo cittadino Luciano De Angelis, e Alice Lazzarini sostenuta dalla Lisa Cambiamo Sonnino già in corsa alle amministrative del 2018.