VENTOTENE – Il lungo ‘ponte’ del 25 aprile e del 1 maggio, nonostante qualche capriccio di Giove Pluvio, ha registrato una discreta presenza di turisti a Ventotene, sicuramente la migliore dall’inizio della stagione pandemica. La decisione del registra livornese Paolo Virzì di ambientare il sequel di “Ferie d’agosto” ha rilanciato l’interesse per la seconda isola pontina dove però i vecchi problemi sono rimasti insoluti sul tappeto: uno di questi riguarda il perdurante e non esaltante funzionamento dell’impianto di dissalazione dell’acqua. Lo scorso 22 dicembre il gruppo consiliare d’opposizione “Uniti per il Bene di Ventotene – Buona Onda“ presentò una mozione in consiglio comunale chiedendo ogni accertamento sulla regolarità del servizio idrico esercitato da Acqualatina e di avviare richiesta di risarcimento danni per l’erogazione di acqua non solo non potabile ma addirittura salata con gravi danni provocati agli impianti domestici come scaldabagni, lavatrici e lavastoviglie.
Naturalmente la mozione fu respinta dalla nuova maggioranza di centro destra ma il sindaco Carmine Caputo formalizzò una promessa che a distanza di mesi è rimasta disattesa. Alla vigilia dell’inizio della stagione turistico questa incompiuta del neo primo cittadino viene rimarcata dai consiglieri di Minoranza Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri: “Il sindaco Caputo, complice la stagione invernale, si era impegnato ad avviare un confronto con il gestore per la risoluzione definitiva del problema legato all’approvvigionamento idrico dell’isola attraverso il contestato impianto di dissalazione. E’ stata una promessa rimasta desolatamente nel cassetto. Anzi, da allora l’impianto di dissalazione ha continuato a funzionare a singhiozzo e la fornitura di acqua continua ad essere garantita con la nave cisterna”.
“La situazione dell’impianto di dissalazione dell’acqua non è migliorata, tutt’altro, un colore simile al marrone. Sconcerta – aggiungono i tre consiglieri di ‘Uniti per il Bene di Ventotene – Buona Onda’ – l’assoluta mancanza di ogni attività di contestazione nei confronti del gestore del servizio idrico che, nonostante le interruzioni del servizio e la qualità dell’acqua per il consumo umano sia tutta da accertare, invia bollette con importi mai verificati a Ventotene”. La mozione dello scorso dicembre era finalizzata ad intraprendere ogni iniziativa legale per la difesa della salute dei cittadini isolani a fronte dei disservizi e delle irregolarità sanitarie della gestione del sevizio idrico integrato iniziate nel lontano 2017. La mozione era stata respinta nonostante tra le sue richieste ci fossero quelle di chiedere al gestore l’immediata attivazione regolare del servizio di distribuzione di acqua conforme ai valori per il consumo umano; l’annullamento delle bollette di addebito del canone acqua emesse da novembre 2017 a tutt’oggi, con rimborso delle bollette pagate dai cittadini a fronte dell’erogazione del servizio irregolare; di citare in giudizio civile Acqualatina Spa per danno di immagine con richiesta di risarcimento non inferiore a 10 milioni di euro e inoltrare, a cura del Sindaco in qualità di massima autorità Sanitaria sul territorio di Ventotene, un’informativa alla Procura della Repubblica di Cassino per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali del gestore in ordine al reato di attentato alla salute pubblica come previsto dalle norme relative alla salute dei consumatori contemplate dal Codice Penale.