GAETA – Oggi, lunedì 8 maggio alle 11, presso il Cinema Teatro Ariston di Gaeta l’astrofisica Ersilia Vaudo incontrerà i ragazzi dell’Istituto Enrico Fermi del quale anche lei è stata alunna. Si chiude così con una presenza di eccezione il programma di incontri che durante tutto l’anno scolastico sono stati organizzati presso l’Istituto superiore Fermi di Gaeta per offrire agli studenti momenti di riflessione e approfondimento nei vari campi del sapere. In occasione della recente pubblicazione del suo primo libro, “Mirabilis” , l’astrofisica incontrerà gli studenti e i docenti dell’Istituto nella sala storica della città, e risponderà alle domande dei ragazzi che hanno letto il libro con grande interesse.
“Mirabilis. Cinque intuizioni (più altre in arrivo) che hanno rivoluzionato la nostra idea di universo” pubblicato da Einaudi, è una meravigliosa avventura attraverso una serie di “capovolgimenti del mondo” come la legge di gravità di Newton o la teoria della relatività di Einstein. Ersilia Vaudo in una maniera estremamente affascinante conduce in un viaggio in mondi così sconosciuti da apparire fantastici. La dirigente scolastica, prof. Valentina Paumgardhen, e tutto il corpo docente della scuola esprimono profondo entusiasmo ed orgoglio per questo significativo incontro offerto agli studenti, un importante momento di crescita non solo culturale e che sarà molto utile e proficuo anche come orientamento verso il futuro.
Ersilia Vaudo, nata a Gaeta ha frequentato il liceo scientifico Enrico Fermi ed laureata in astrofisica. Dal 1991 lavora all’ Agenzia spaziale europea. Durante la sua carriera, tra la Francia e gli Stati Uniti, ha ricoperto vari incarichi in settori diversi tra cui la strategia e gli affari internazionali. E’ presidente e co-fondatrice dell’Associazione “Il Cielo itinerant” che promuove l’alfabetizzazione scientifica di bambini e bambine di zone ad alto rischio di abbandono scolastico. Ha partecipato in veste di speaker a vari TEDx Talk in Europa e ha scritto numerosi articoli su scienza e spazio.
(Ph. in copertina dal sito “Donne nella Scienza”