FORMIA – Pronto a disputare questi “fastidiosi supplementare” con una certezza: di non voler beneficiare “per nessuna ragione al mondo” di alcun paracadute che nel processo penale di chiama prescrizione. “Amareggiato ma sereno per l’infinità di attestati di solidarietà ricevuti dal pomeriggio di giovedì”, il quattro volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ha deciso di parlare all’indomani della decisione del Gup del Tribunale di Cassino Salvatore Lo Mastro di rinviare a giudizio il neuropsichiatra infantile ed altre 16 persone tra ex assessori e dirigenti comunali e imprenditoriali con l’accusa di aver pilotato l’esito di tre datati appalti pubblici promossi dalla sua ultima Giunta di centrosinistra.
Bartolomeo ha accettato di rilasciare l’intervista video allegata chiedendo garbatamente l’autorizzazione ai genitori di una bambina che stava per visitare presso la struttura di riabilitazione di cui è direttore sanitario ai confini dei comuni di Formia e Minturno. L’ex sindaco di Formia ammette di aver voluto commentare un altro esito dell’udienza preliminare cui è giunto, su richiesta del sostituto Procuratore Maria Beatrice Siravo, il Gup Lo Mastro ma, evitando di polemizzare con il magistrato che ha disposto il processo per il prossimo 24 gennaio (“a me hanno insegnato che le sentenze, anche quelle negative, vanno sempre rispettate”), conferma di voler e dover rinunciare alla prescrizione che già il collegio difensivo nelle arringhe che hanno concluso l’udienza preliminare di giovedì ha dato per scontato.
“Dopo aver consultato il mio legale difensore, l’avvocato Luca Scipione, che ringrazio per come ha sempre saputo assistermi in questo e in altri processi , comunico – ha sintetizzato nell’intervista video l’ex primo cittadino Pd di Formia – che nel caso si determinasse la possibilità della prescrizione nel procedimento che mi vede imputato ( per fatti che riguardano il 2016 ) ho deciso di rinunciare a qualsiasi forma di prescrizione e di voler affrontare fino in fondo il processo nella certezza di poter dimostrare la mia completa estraneità ai reati che mi vengono contestati”.
L’ex sindaco di Formia spiega nell’intervista le ragioni per le quali chiederà il processo evitando – come detto – di ricorrere alla prescrizione per reati che, qualora dovessero essere accertati, non potranno concretizzarsi in una sentenza di condanna: “Lo devo , oltre che a me stesso e alla mia famiglia , a tutti coloro che hanno collaborato con me nella vita amministrativa e soprattutto alla mia città. Formia – ed è un indiretto attacco che Bartolomeo rivolge al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino – , che non può essere disonorata dal racconto di fatti che non corrispondono a quanto realmente accaduto”.
Questo processo, denominato giornalisticamente “Sistema Formia 2” , si è incardinato sulla scorta di una denuncia che nel 2017 l’allora professoressa Paola Villa, ad un anno dall’elezione a sindaco, aveva presentato ipotizzando l’interessamento dei camorra nei confronti dei cantieri della strada Pedemontana. Qui l’ex sindaco, usando il fioretto, ricorre all’ironia per stigmatizzare questa “scelta politica” del suo successore: “Devo ringraziare la professoressa Villa perché, nonostante l’ingente danaro pubblico per l’utilizzo delle intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno interessato anche la mia via privata e familiare, le indagini da lei richieste non hanno portato a nulla di quanto lei stessa immaginava. Le devo i miei ringraziamenti perché ha contribuito con la sua denuncia che non c’era praticamente nulla”.
Nel momento in cui sono stati ultimati gli accertamenti della Dia, la Procura ordinaria di Cassino è stata invitata a proseguire le sue verifiche su quanto riscontrato dagli agenti della Direzione Investigativa antimafia. A questo punto l’ex sindaco di Formia fa ricorso senza tanti tentennamenti alla sciabola, a quella tagliante: “Sono deluso e lo sai perchè – aggiunge nell’intervista video – perché la Procura di Cassino ha concluso le sue indagini preliminari omettendo di esercitare il potere di controllo e di verifica sulle ipotesi di reato ipotizzate dalla Dia con la sua lettura e interpretazioni. Per questo motivo – ha aggiunto Bartolomeo – la prescrizione non mi piace e non la considero una forma di riabilitazione. Andrò al processo con l’assistenza di un ottimo legale qual è l’avvocato Luca Scipione per chiedere l’assoluzione piena perché la decisione del Gup Lo Mastro a nostro parere è stata ingiusta e superficiale”.
Durante i nove minuti dell’intervista il telefonino dell’ex sindaco, che ha confermato di non aver mai immaginato a 75 anni di recuperare “di nuovo la forza e gli stimoli di un tempo”, ha continuato a squillare e ad illuminarsi per i continui messaggi whatsapp e sms ricevuti. L’interessato, a sorpresa, dice di essere rimasto davvero “sorpreso e positivamente stupido” per un messaggio arrivato giovedì sera sul telefonino della moglie, Imma Arnone, battagliera capogruppo della lista di minoranza “Guardare Oltre”: “Mi ha fatto davvero piacere averlo ricevuto da un autorevole e qualificato rappresentante istituzionale della maggioranza di centro destra in questo momento al governo della città. Lo ammetto, non avrei mai immaginato di riceverlo ma, oltre all’infinità di attestati di una città che ancora mi vuole bene e io continuo ad esserle riconoscente, mi ha fatto capire come ci siano fortunatamente ancora i margini, politici e personali, di come la lotta politica possa essere affrontata diversamente rispetto ad alcune iniziative che io ho dovuto subire. Lei mi segue giornalisticamente da 40 anni mi dica, per favore, quale denuncia io ho formalizzato e presentato contro gli avversari politici, e che avversari, che ho dovuto affrontare? Me lo dica…”
Ma Sandro Bartolomeo in questa ‘via crucis’ penale ha ricevuto qualche messaggio di solidarietà degli attuali e giovanissimi dirigenti e consiglieri comunali del suo partito, il Pd ? Il neuropsichiatra infantile, tirando il fiato per spezzare un legittimo clima di tensione, tenta per qualche secondo di fare concorrenza, ricorrendo ad un intelligente sarcasmo, al suo legale difensore Luca Scipione: “Il Pd? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere – conclude scherzando Bartolomeo nell’intervista video – E’ la città che sta con me e questo, e lo scriva, mi basta e avanza per affrontare a gennaio questa nuova imprevista sfida processuale. Nella vita una persona dimostra la sua autorevolezza quando è chiamata ad affrontare e superare ostacoli che non avrebbe immaginato di trovarsi tra i piedi”. La vita..
VIDEO Intervista a Sandro Bartolomeo