MINTURNO – I tecnici di Acqualatina, facendo fatica a nascondere il loro imbarazzo, sarebbero entrati in azione già domenica quando la notizia con il relativo contributo di interviste e le inverosimili immagini è stata pubblicata su questo portale. L’accesso – come si definisce in gergo – è stato rinviato poi di 48 ore nella giornata semplicemente perché il professor Salvatore Palumbo non abita più per “ragioni di sicurezza” nella villetta di proprietà ubicata in via Cappella, nel tratto iniziale della strada provinciale che collega lo svincolo di Minturno della superstrada Formia Cassino alla frazione di Santa Maria Infante.
Palumbo ha deciso di andare a vivere altrove dopo aver capito che lungo il perimetro della sua abitazione, “realizzata dopo una vita di rinunce e di sacrifici”, insisteva una copiosa perdita lungo la principale rete adduttrice di Acqualatina che, partendo dalla vicina sorgente di Capodacqua, alimenta i tre comuni più meridionali del Lazio e della provincia di Latina: Minturno, San Cosma e Damiano e Castelforte.
La perdita era talmente vistosa che ha provocato un fiumiciattolo di acqua pura che sta creando qualche problema di staticità alla villetta di Palumbo e non pochi disagi ad altri cittadini che a piedi o attraverso le loro auto non possono raggiungere i rispettivi poderi di campagna. Naturalmente la severa presa di posizione Palumbo, sostenuto dal presidente della Confconsumatori provinciale di Latina Franco Conte, ha sortito gli effetti sperati nel secondo martedì mattina, dopo alcune richieste d’intervento rimaste inevase, sono arrivati i tecnici di Acqualatina. Hanno riparato la perdita attiva tempo.
“Stava creando non pochi disagi ai diversi proprietari dei terreni interessati che non potevano accedervi a causa del terreno instabile che si era creato. La località interessata era la stessa che nel lontano 2017 – ricorda l’avvocato Franco Conte – aveva visto la formazione di un laghetto alimentato sempre da una perdita idrica. Il proprietario del terreno, esasperato dalla situazione, è dal mancato intervento di riparazione si è visto costretto a denunciare pubblicamente l’accaduto. Questa mattina finalmente la giusta conclusione della vicenda: il gestore Acqualatina è intervenuto provvedendo alla riparazione evitando così che altra preziosa acqua, pagata dagli utenti, fosse dispersa inutilmente con danno economico e ambientale per tutti noi”.
“Resta l’amarezza che nonostante le segnalazioni fatte attraverso i corretti canali – ha concluso il presidente provinciale della Confconsumatori – si debba sempre sollecitare pubblicamente gli interventi di riparazione delle perdite”. Roberto Giacobbo è sempre a disposizione…”
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