FORMIA – La metafora migliore l’ha utilizzata alla fine il presidente della Provincia di Latina e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli nell’interviste finali ai cronisti: “Scusatemi, non può e non deve essere una battuta ma questo protocollo d’intesa che abbiamo presentato oggi è una piccola ma significativa goccia finalizzata a migliorare la qualità e la fruibilità del mare del Golfo. E’ un’iniziativa sperimentale – lo sappiamo – con l’auspicio che l’anno prossimo possano aderirvi non solo i comuni di Formia, Gaeta e Minturno ma altri soggetti istituzionali di altre realtà territoriali delle vicine province di Caserta e Frosinone ma anche le stesse realtà associative e datoriali e gli stessi privati che dal conferimento delle Bandiere blù – speriamo che nel 2024 tocchi anche al comune di Formia – stanno traendo innegabili vantaggi economici e d’immagine”.
Questo passaggio dell’intervista video allegata del presidente della Provincia di Latina ha sintetizzato l’esito della lunga conferenza stampa che, inizialmente convocata presso la sede decentrata di via Olivastro Spaventola, è stata organizzata presso la più austera sala Sicurezza del Palazzo municipale per riproporre un progetto che, dal titolo “Patto del Grande Blue” e sintetizzato in un innovativo protocollo, permette di nuovo alla Provincia di fare ricorso ad uno speciale spazzamare che lo stesso Stefanelli aveva chiesto di utilizzare nel mare del Golfo quando era assessore all’ambiente dell’ente di via Costa.
Ora questo piano intende centrare alcuni degli obiettivi fissati dal Piano di Tutela delle Acque Regionali su un territorio, il Golfo, scelta quale area pilota per lo sviluppo di progetti connessi alla blue economy. Niente mali in termini di individuare significativi fondi che l’Europa, il governo nazionale e finanche la Regione Lazio mettono a disposizione per migliorare la sostenibiliutà ambientale del mare (ma anche dei corsi d’acqua all’interno delle singole realtà territoriali) nell’ambito di quello che prevede, ai diversi livelli, l’economia del mare
A tenere, di fatto, a battesimo un un battello spazzamare elettrico, operativo dalla fine di giugno sino al prossimo 12 settembre sono stati un po’ tutti i soggetti degli enti che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. Tra questi il sindaco di Gaeta Cristian Leccese, l’assessore all’ambiente del Comune di Formia Eleonora Zangrillo, il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta e del compartimento marittimo della provincia di Latina Angelo Napolitano, intervenuti alla lunghissima e interessante conferenza insieme al dirigente della Provincia Massimo Monaccelli e all’attiva responsabile dell’area Vasta della stessa amministrazione provinciale, la formianissima Marina Chiota.
Questo battello, per la cui sistemazione logistica presso le banchina di Molo Vespucci e per la ricarica della sua batteria elettrica sono stati determinanti la Guardia Costiera e la sezione operativa navale della Guardia di Finanza, ha ora l’obiettivo di raccogliere le plastiche, le schiume e monitorare la presenza sui fondali di cumuli di rifiuti nei mesi di luglio e agosto. “Ci riusciremo? Noi ci stiamo provando con la collaborazione dei tre comuni più importanti che si affacciano sul Golfo – ha aggiunto il presidente della Provincia Stefanelli nell’intervista video allegata – Noi abbiamo sottoscritto, attraverso il Patto del Grande Blu, un protocollo intesa per salvaguardare mare alcune azioni in linea con gli obiettivi europei e per raccogliere il grido di allarme di tantissimi cittadini comuni e associazioni e avviare il progetto che, lo ripeto, ha un carattere sperimentale. Sono sicuro che porterà benefici all’intero sistema economico dell’area interessate”
Il patto del Grande Blù non terminerà con l’estate e con la stagione balneare . A settembre monitorati saranno i corsi d’acqua interni con “Fiumi plastic free” e l’intento sarà quello di catturare i rifiuti in plastica che dai canali finiscono in Mare – argomento molto apprezzato dall’assessore all’ambiente del comune di Formia Eleonora Zangrillo – con l’obiettivo a medio lungo termine di dotare questi corsi d’acqua entro il prossimo anno di appositi filtri”.
Nel suo intervento il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha cercato di sviluppare l’argomento diversamente: capire “tutti insieme” perché si formano queste scie in acqua in particolare fasce al giorno, scie “che non impediscono la balneazione ma sono impattanti sul piano psicologico ed emotivo”. Naturalmente il capo dell’amministrazione gaetana ha sottolineato come l’entrata in azione di questo battello spazzamare ecologico serva per mettere in campo “politiche concrete che intendiamo portare avanti per salvaguardare il nostro patrimonio più importante” ma è stato fuggevole quando gli è stato posto il problema che il Golfo è stato dichiarato Area sensibile con una delibera della Regione Lazio adottata nel 2010 dopo il rivoluzionario piano sullo stato salute del mare che la prima Giunta provinciale del presidente Armando Cusani adottò conferendo l’incarico al professor Domenico Ardizzone.
Se di Giunta in provincia faceva parte il suo attuale presidente Stefanelli, molti passi in avanti non sono stati fatti sulla delocalizzazione all’esterno di Punta Stendardo degli impianti di itticoltura e di maricoltura per l’inesistente dialogo sulla materia tra i comuni di Formia e Gaeta. Il problema è ora sulla scrivania del presidente Stefanelli che, capendolo, ha lanciato nell’intervista conclusiva un monito: “Non è più tempo di preservare campanili e interessi corporativi, il problema dell’uno deve essere anche dell’altro”.
“Riceviamo numerose segnalazioni sull’inquinamento delle acque – ha dichiarato il comandante della Capitaneria di porto dfi Gaeta Angelo Napolitano – Tra le nostre competenze c’è anche la tutela ambientale, una missione che esercitiamo, al di là delle finalità dell’operazione ‘Mare sicuro’ a tutela bagnanti, diportisti e difesa dell’ambiente marino”, in stretta collaborazione con i comuni che ricadano sotto la nostra giurisdizione”.
Ad illustrare il funzionamento di questo battello è stato il consigliere della società, Garbage Group, che l’ha messo a disposizione, Paolo Baldoni:” Siamo davvero contenti a fornire di questo territorio e della provincia di Latina della nostra unità navale più nuova e innovativa: l’E-Pelikan. Si tratta di n battello full electric, è la prima imbarcazione nel suo genere al mondo dotata di propulsione elettrica, figlia di anni di ricerca e sviluppo fatta dall’azienda in collaborazione con le università, l’Enel ed il Cnr . E’ un esempio concreto dei processi di decarbonizzazione nel settore marittimo e cantieristico. Droni per la per la sorveglianza e la rilevazione di rifiuti galleggianti in mare, Rov sottomarino per scannerizzare i fondali e geo referenziare i rifiuti e kit antinquinamento per schiume, idrocarburi, sostanze grasse e oleose in superficie e semi sommerse fanno del natante un vero e proprio “Sistema Pelikan” che permette di raccogliere ogni genere di rifiuti in mare in particolare la plastica. L’azione messa in campo va nel senso giusto. I risultati primi interventi di questa mattina sulle scie sono ottimi. Il tema delle microplastiche è la vera sfida dei prossimi anni” – ha concluso.
Gli ha fatto eco la dirigente dell’Area vasta della Provincia Marina Chiota che ha ricordato il percorso intrapreso con la proposta ai sindaci di una serie di azioni sulle coste e per la tutela delle acque attraverso il recupero della plastica. “C’è in itinere anche un progetto che prevede azioni coordinate con coinvolgimento Cnr e quello del recupero delle cicche di sigarette, rifiuto molto difficile da gestire”.
INTERVISTE video Gerardo Stefanelli, presidente della Provincia; Cristian Leccese, sindaco di Gaeta; Eleonora Zangrillo, assessore all’ambiente del comune di Formia e Marina Chiota, responsabile Area Vasta Provincia di Latina
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