ITRI – Sono sempre più ai ferri corti i rapporti tra il sindaco di Itri Giovanni Agresti e i vertici provinciali di Fratelli d’Italia alla vigilia dell’inizio di una settimana che potrebbe risultare determinante per la risoluzione della crisi politico-amministrativa apertasi con la decisione del primo cittadino di revocare le deleghe assessorili e quelle semplici a due esponenti di Fratelli d’Italia (Alessia Mancini e Simona Di Mascolo) per la mancata partecipazione al consiglio comunale del 24 luglio per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Se nelle prossime ore sarà definito il ritorno in maggioranza della rappresentanza consiliare di Forza Italia e con esso l’attribuzione della pesante delega ai Lavori Pubblici ad uno dei due consiglieri comunali azzurri che il coordinatore provinciale di Fdi, il Senatore Nicola Calandrini lancia nuove accuse frontali al capo dell’amministrazione comunale itrana lo stesso che il partito di Giorgia Meloni aveva deciso di sostenere all’elezione del dicembre 2021 per la presidenza dell’amministrazione provinciale di Latina.
“Trovo davvero grave il comportamento del sindaco di Itri Agresti di ritirare le deleghe assessorili a Fdi dopo la mancata partecipazione al consiglio comunale. Quell’azione – osserva ora il Senatore Calandrini – voleva essere proprio una presa di posizione nei confronti del primo cittadino per l’ostruzionismo portato avanti nei confronti di FdI e dei progetti del partito ogni volta non considerati. Anche in questo caso questioni come il piano antenne o l’orario di chiusura dei locali non sarebbero stati considerati. E anche questa volta come altre il sindaco aveva minacciato con estrema arroganza di ritirare le deleghe. Considero questo comportamento una mancanza di rispetto verso il primo partito della maggioranza che conta al suo interno anche un assessore regionale”.
Insomma dopo il coordinatore regionale Paolo Trancassini e il suo “vice” Enrico Tiero ora anche il massimo dirigente provinciale di Fdi ha deciso di prendere le difese dell’assessore e consigliere, l’itrana Elena Palazzo: “Il partito – aggiunge il Senatore Calandrini – non voleva affatto dettare l’ordine del giorno, come ha dichiarato Agresti, ma rivendicava il rispetto che merita per il lavoro svolto finora. Ordine del giorno tra l’altro condiviso in riunione di maggioranza con il sindaco e tutte le forze alleate. Invece il primo cittadino ha volutamente spaccato la maggioranza”.
Ancora il coordinatore provinciale di Fdi: “Se il sindaco vuole governare con una nuova maggioranza (così non è perché Forza Italia ha permesso a Giovanni Agresti e a Fdi di vincere le elezioni con un scarto di 80 voti contro il sindaco uscente Antonio Fargiorgio) deve palesarlo, è giunto il momento”.
La conclusione del Senatore Calandrini è politicamente pirotecnica con il sindaco Agresti che ha già fatto sapere di toccare ferro: “Non farà molta strada questa amministrazione se pensa di ingannare i cittadini itrani che hanno espresso la chiara volontà nelle scorse elezioni comunali di farsi governare prima di tutto da FdI. Il nostro partito – conclude il parlamentare di Latina – non è legato alle poltrone e lavorerà con la trasparenza che lo ha sempre contraddistinto. Anche in questo caso il gruppo consiliare FdI ha dimostrato grande integrità morale, con la guida autorevole del capogruppo Di Mascolo”.