FORMIA – Dopo Scauri un nuovo allarme igienico sanitario ed ambientale – rientrato con la revoca della propria ordinanza del sindaco di Minturno e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – è scattato nella tarda mattinata lungo il litorale di levante di Formia. A denunciarlo è stata l’associazione ambientalista Golfo Vivo che ha rilevato, nell’ambito della propria attività di monitoraggio del territorio, un sversamento di scarichi fognari nel Rio Santa Croce nella zona sottostante un ponte di attraversamento di via delle Vigne, all’altezza di via Madonna delle Grazie, nel popoloso quartiere residenziale e turistico di Gianola. Si tratta di un punto di estrema criticità in quanto il corso d’acqua, proveniente a nord dai territori di Minturno e di Spigno Saturnia, sfocia a distanza di sole centinaia di metri sul tratto iniziale de litorale di Gianola e S.Janni.
Del caso è stata investita la Guardia Costiera di Formia che ha garantito il suo interessamento per individuare i responsabili di questo sversamento illegale di reflui in una realtà turisticamente molto frequentata. Un’altra criticità, fortunatamente di più modeste proporzioni , era stata censita presso un fosso che, costeggiando il depuratore di Acqualatina in località ex Enaoli, si immette più avanti nel Rio Santa Croce che, come detto, ha la sua foce sul mare di Gianola. Secondo il presidente dell’associazione “Golfo Vivo” Giovanni Castorina l’emergenza è costituita dai numerosi troppi pieno degli impianti di sollevamento che “qualcuno anni fa ha autorizzato a scaricare a mare senza alcun controllo da parte di qualche autorità….”.
Golfo Vivo ne ha censiti ben 60 lungo la costa del sud pontino, dalla foce del fiume Garigliano sino a Gaeta. L’associazione sostiene di aver presentato due denunce alla Procura della Repubblica di Cassino per segnalare il cattivo funzionamento di due di questi impianti, il primo esistente nella zona sottostante la torre di Mola a Formia, il secondo quello principale di Gaeta alle spalle de porto commerciale “Salvo D’Acquisto”: “Entrambe le denunce – osserva sconsolato il presidente Castorina – non hanno ancora avuto esito. Mancava la spiaggia di Scauri ma fortunatamente la denuncia è arrivata direttamente dai bagnanti. Ma siamo sicuri che il Golfo di Gaeta si meriti 60 impianti che possono sversare a mare liquami non depurati in ogni momento senza che nessuno possa controllare cosa succede?”.
A sollecitare l’intervento del Comune denunciando l’episodio di venerdì e convocando la commissione ambiente (in cui “il gestore, Acqualatina, venga a spiegare, non solo su questa vicenda ma sull’intera gestione di depurazione della nostra città”), è la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, l’ex sindaco di Formia Paola Villa. “L’affluente del Rio Santa Croce – osserva l’ex primo cittadino – è anche utilizzato dal depuratore di Formia per ospitare le acque del troppo pieno; dopo che le acque vengono depurate sono immesse nella condotta sottomarina e nel torrente, appunto. In genere l’acqua provenienti dal depuratore sono trasparenti e di maggiore portata, sta di fatto che molto spesso si verifica questo ‘fenomeno’ già segnalato alle autorità competenti”.
L’ex sindaco non ha peli sulla lingua quando sostiene che “la competenza della depurazione sia di Acqualatina, la competenza dei controlli e la sicurezza dei tratti fluviali oltre che delle forze dell’ordine e del Comune, anche del gestore. Lo stesso gestore, Acqualatina che ha pochi giorni fa ha mandato in tilt un impianto fognario sull’arenile di Scauri, per poi certificare lui stesso e dalla bocca del sindaco Stefanelli,nonché presidente dell’Assemblea dei sindaci di Acqualatina, il ritorno ad una ‘buona’ qualità delle acque ( da nessun comunicato ufficiale emerge o è stato pubblicato una certificazione Asl dell’accaduto!). E’ lo stesso gestore, Acqualatina, che quest’anno ha fatto, utilizzando l’acqua pubblica, oltre 7 milioni di euro di utili. E lo stesso gestore, Acqualatina che sono quest’anno sta gestendo 40 milioni di euro di fondi Pnrr, soldi pubblici gestiti dalla parte privata della società. E’ lo stesso gestore, Acqualatina che dal 1 gennaio 2023 sta intascando il 13,45% di aumenti sulle nostre bollette. Insomma, lo stesso gestore, Acqualatina che la politica, tutta da destra a sinistra, se ne guarda bene di parlarne contro e di dirne una parola fuori posto”.
E Formia, a differenza dei comuni di Gaeta e Minturno, insegue a fatica la Bandiera blù. Ma con quali credenziali prima e prospettive poi?
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