ITRI – “L’estate sta ormai per terminare e con essa si chiudono i giochi politici con cui l’amministrazione Agresti prova a rafforzarsi. E’ tempo di fare un bilancio rispetto agli equilibrismi di cui siamo stati spettatori attoniti, e prendere le distanze da chi, solo per responsabilità individuale, tradisce il progetto Promessa per Itri e Rinascita Democratica, la maggiore espressione politica del progetto. Un dato è certo, la rocambolesca operazione De Santis non rappresenta la forza elettorale che lo ha sostenuto”. E’ una netta presa di distanza quella che hanno preso i compenenti del progetto politico “Promessa per Itri” e “Rinascita Democratica”, alla luce della scelta compiuta dal loro rappresentante eletto in Consiglio comunale, l’ex-sindaco Giuseppe De Santis, da poco passato dai banchi dell’opposizione ad essere vice-sindaco e delegato all’urbanistica e al patrimonio della giunta guidata dall’attuale sindaco forzista Giovanni Agresti.
“E’ stata una scelta autoreferenziale, priva di ogni elemento chiarificatore verso chi lo ha sostenuto come capogruppo, atto eticamente dovuto. Nei confronti di questa scelta Rinascita Democratica esprime un giudizio di valore negativo, più che mai negativo quando l’azione diventa fusione e confusione. E’ tempo allora di aprire una nuova stagione con la quale portare avanti un’esperienza nata entro una democratica dialettica politica per raccogliere le idee, le energie della società, del centrosinistra, dei progressisti, certamente non per danneggiare il dibattito o soffocare una qualsiasi altra legittima proposta elettorale. Un’esperienza sostenuta per motivazioni ideali di coerenza, progettualità, libera da ogni vincolo o rapporti inquinati, che avevano portato Itri a votazioni anticipate per la seconda volta. Di Promessa per Itri rimangono le idee e le prospettive che l’hanno animata sin dall’inizio, rimane la stima per Osvaldo Agresti coerente e leale nell’opposizione” – prosegue la nota.
Ed ancora puntualizza: “Di fronte ai bizantinismi, impropriamente mascherati da fallaci argomentazioni, Rinascita Democratica rilancia la propria scelta, svincolata da ogni legaccio. Due sono le direttrici. La prima monitorare l’operato della nuova maggioranza alla luce del programma elettorale a suo tempo sottoscritto con De Santis. A lui la responsabilità etica di tener conto non delle ideologie destra, sinistra, centro e a cui ci si affida per giustificare carambolate, ma la responsabilità di tenere fede al programma elettorale e al progetto pensato per una Itri migliore e per il quale avevamo promesso di agire. La seconda direttrice sarà continuare a tenere vivo il dibattito politico per promuovere la crescita della consapevolezza civica”.
“Itri – conclude Severino Alfieri, il portavoce di Rinascita Democratica – continua ad essere deprivata, impoverita e ferma, ma può trovare la rinascita se avrà la forza di rimuovere i blocchi di potere, spinti solo da interessi di pochi, se avrà la forza di scegliere nuove figure, libere e competenti”.