Gaeta / Terreno su Monte Orlando alla Fondazione “Del Roscio”, accesso agli atti delle Minoranze

Attualità Gaeta

GAETA – Non tendono a placarsi, affatto, le polemiche sollevate dalla decisione della sola maggioranza al comune di Gaeta di recepire il contenuto di una richiesta con cui la fondazione “Nicola Del Roscio” intende beneficiare di una concessione, della durata di 50 anni, nel parco urbano di Monte Orlando, per la gestione di un terreno di 5000mila metri quadrati e, in cambio, realizzare a sue spese (230mila euro) un muro di contenimento di quello che è diventato (e dovrà continuare ad esserlo) un orto botanico.

Il sindaco Cristian Leccese continua a vestire i panni del pompiere e a specificare che la delibera votata non costituisce affatto un affidamento diretto ma costituisce il prologo di un bando pubblico che il comune di Gaeta intende ora indire con punto di partenza, naturalmente, le condizioni, economiche e contrattuali, illustrate lo scorso maggio dal legale della fondazione, l’avvocato Mirko Di Biase. Le minoranze consiliari la scorsa settimana in consiglio comunale hanno parlato poco in consiglio e, a distanza di giorni, si è capito il motivo:

“La bozza di deliberazione, consegnataci tre giorni prima del voto, era carente sotto il profilo documentale e quindi è inutile parlare senza le carte relative”. A dichiararlo sono il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello ed il consigliere di minoranza Silvio D’Amante che hanno confermato quanto è circolato lunedì mattina nel comune di Gaeta. Domenica sera hanno inviato una Pec in cui hanno formalizzato un accesso agli atti “perché vogliamo tutte le carte, nessuna esclusa, riguardanti la natura della fondazione, le ragioni del crollo del muro e del suo mancato rifacimento da parte del comune di Gaeta e, come appreso dalla stampa, se corrisponda a verità che il comune ha ancora in piede un contenzioso con una società che rivendica la proprietà del terreno ora oggetto di una concessione di 50 anni dopo esserlo stato di 9 anni ed inspiegabilmente non rinnovata di ulteriori 6 su semplice richiesta dell’attuale affittuario”

Le polemiche non riescono a placarsi ora anche per un’altra ragione. Il voto consiliare era stato duramente censurato dall’ex consigliere comunale di Demos, Franco De Angelis, che, polemizzando solo ed esclusivamente con il sindaco Leccese, l’aveva ironizzato in questi termini: ”Quando iniziano i saldi 2023? Nella città degli Avantitutta i saldi ci sono tutto l’anno ma agosto è il mese dove puoi fare i migliori affari . Però guai a chiamarli saldi. Il capo degli Avantitutta, dal momento che il comune di Gaeta è in “ristrettezza economica” non dice saldi ma “valorizzazione”.

La replica dell’avvocato Di Biase non è stata improntata alla cautela anticipando come la fondazione “d’ora innanzi non intenda ricevere alcuna regalia, atteso che, a fronte delle somme necessarie al rifacimento del muro, rispetto al quale il Comune di Gaeta è inottemperante da diversi anni riceverebbe solo un diritto di passaggio e si impegnerebbe a rendere il sito fruibile da tutti, con una spesa di gran lunga maggiore rispetto ai benefici che riceverebbe”. Relativamente ai presunti e agevolazioni che la fondazione avrebbe beneficiato da parte del comune di Gaeta a più riprese l’avvocato Di Biase aveva sottolinea, invece, come la stessa “Nicola Del Roscio” da anni “si sia fatta promotrice di diverse donazioni, tra le quali si ricordano tra le ultime le messa a disposizione della palme impiantate su gran parte do Corso Italia, su Via dell’Annunziata, su Via Lungomare Caboto, oltre alle elargizioni in denaro per il recupero della porta Domenica ed a quelle in favore del presidio ospedaliero del Bambino Gesù, presente all’interno dell’ospedale Di Liegro. La fondazione, fortunatamente, non ha bisogno di regalie e saldi da parte di alcuno, ma la situazione venutasi a creare, ha reso necessaria una riflessione, la quale conduce verso la direzione di non fare più donazioni in favore della comunità Gaetana e di dirigere le proprie risorse verso enti e associazioni”.

A provocare ora la controreplica del dirigente di Demos De Angelis è la previsione che la fondazione possa diventare concessionaria di un’area del comune di Gaeta nel prossimo mezzo chiudendo, di fatto, i rapporti, a qualsiasi livello, con la città. “Se è vero che la fondazione non sia interessata ai saldi, secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’avvocato Di Biase, credo che la fondazione rinuncerà – ha ironizzato Franco De Angelis – alla delibera votata in Consiglio Comunale. Così come scritto e pubblicato sul suo sito internet la stessa fondazione restituirà a breve il bene alla città-. Altrimenti credo che la “Popolazione di Gaeta” per il “godimento” di quel bene dovrà aspettare qualche anno…ben cinquanta”.

In effetti la richiesta di beneficiare di una concessione ultradecennale era stata accompagnata dalla fondazione sul web con un bilancio tutto sommato positivo circa l’attività svolta nell’ultimo decennio ..trasformando un terreno in cui venivano coltivati ortaggi in un orto botanico: “La fondazione Nicola Del Roscio dal 2014 ha preso in affitto (il canone annuo è stato sinora poco più di 3000 euro) dal comune di Gaeta un terreno espropriato e da allora ne cura la risanazione ambientale tramite la rimozione dei detriti, il ripristino della canalizzazione delle acque piovane e delle mura dei terrazzamenti. Ad oggi sono stati piantati 800 cespugli di piante diverse, soprattutto melliflue per api, uccelli, farfalle….L’irrigazione iniziale è stata effettuata grazie alla raccolta dell’acqua piovana in contenitori di zinco”

I propositi futuri della fondazione che hanno indispettire l’ex consigliere De Angelis sono i seguenti: “Nel 2024 restituiremo al comune il terreno restaurato (il famoso muro crollato che il comune non ha ricostruito per le sue presunte “ristrettezze economiche”) dal punto del vista del paesaggio e della biodiversità per l’educazione ecologica e per il godimento della popolazione di Gaeta”.

Allora non è vero – come anticipato dall’avvocato Di Biase – che la fondazione vuole chiudere con la città? La polemica, sempre alimentata sui social, è stata condita da una lettera che l’ex consigliere De Angelis spera che scriva il sindaco Leccese: “Il comune di Gaeta, nonostante le ristrettezze finanziarie, non ha bisogno di regalie e saldi da parte di alcuno ma la situazione venutasi a creare ha reso necessaria una riflessione …verso la direzione di non fare più donazioni a favore di associazioni, fondazioni e privati e di dirigere le proprie risorse verso la comunità gaetana”.

Della serie: vorrei…ma non posso?