L’associazione culturale “Giuseppe De Santis” di Fondi piange in queste ore la scomparsa del suo presidente onorario Giuliano Montaldo. Nato a Genova nel 1930, il regista genovese avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 22 febbraio. Componente dell’associazione sin dalla sua costituzione, Montaldo ha rappresentato con Carlo Lizzani, Ettore Scola, Lino Capolicchio e altre illustri personalità del cinema italiano un pilastro delle attività associative, sempre prodigo di consigli, spesso partecipando attivamente alle numerose attività promosse dal 1999 ad oggi, tra cui il “Fondifilm festival”.
“Vogliamo ricordarlo – ha detto il segretario Marco Grossi – con una foto scattata a Fondi in un momento conviviale al termine di una delle serate del Festival, con Gordana De Santis, sua moglie Vera Pescarolo, Virginio Palazzo, Gigliola Scola, Silvia Scola, Giovanna Chiusano e Gianluca Truglio”.
Giuliano Montaldo, in effetti, è stato uno dei protagonisti più rappresentativi del cinema italiano del dopoguerra, prima come attore, esordendo in “Achtung! Banditi!” (1951) di Carlo Lizzani, poi in qualità di aiuto-regista di Gillo Pontecorvo, dello stesso Lizzani e di Elio Petri, infine come regista firmando importanti film d’impegno civile, tra i quali “Tiro al piccione” (1961), “Sacco e Vanzetti” (1971) “Giordano Bruno (1973), “L’Agnese va a morire” (1976) e tanti altri che si sono impressi nella memoria degli spettatori. È stato anche un innovatore in televisione: con “Marco Polo” (1982-83), uno dei grandi sceneggiati di rilievo mondiale, e con “L’Arlecchino” (1982) realizzato con Vittorio Storaro, primo esperimento di televisione in HD, che ha aperto la strada al cinema digitale.