SUD PONTINO – Il Sistema Bibliotecario “Sud Pontino” ha risposto all‘Avviso pubblico indetto dalla Regione Lazio per la realizzazione sul territorio di una rete di centri di facilitazione digitale volti alla assistenza, formazione e informazione dei cittadini a digiuno di competenze informatiche. Il progetto presentato da 9 dei 12 comuni afferenti al Sistema (Formia nel ruolo di capofila, Castelforte, Fondi, Gaeta, Lenola Minturno, Monte San Biagio, Santi Cosma e Damiano e Terracina) mira alla realizzazione di sette centri di facilitazione dislocati sul territorio: Terracina, Monte San Biagio-Lenola, Fondi, Gaeta, Formia, Minturno e Castelforte-Santi Cosma e Damiano.
I centri sono concepiti come punti di riferimento per l´erogazione di servizi informativi e formativi volti ad accrescere il livello di preparazione delle persone nel campo dell‘informatica. In un‘epoca come quella che viviamo, la completa assenza di competenze – il cosiddetto “digital divide” – è un grave fattore di esclusione che rischia di tagliar fuori fasce importanti della popolazione, allontanandole dal pieno esercizio dei propri diritti. L‘attività di assistenza personalizzata individuale, la formazione in gruppi online e in presenza, sono servizi importanti che possono contribuire ad accrescere il livello di base secondo il modello europeo DigComp che definisce le competenze digitali minime richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l‘inclusione sociale e la cittadinanza attiva e che, pertanto, tutti i cittadini dovrebbero possedere.
Imparare a usare lo SPID, effettuare procedure on line (nel campo sanitario, previdenziale, fiscale, ecc) o, semplicemente, informarsi attraverso i canali di comunicazione on line. Tutto questo può rivelarsi uno scoglio insormontabile per chi non ha cognizioni nel campo digitale.
Con il progetto presentato in risposta al bando regionale, il Sistema Bibliotecario “Sud Pontino” si candida ad assicurare l‘erogazione di servizi di formazione e informazione per almeno 24 ore settimanali in ciascuno dei sette centri dislocati sul territorio. I corsi e l‘attività di assistenza potranno svolgersi in remoto e/o in presenza, presso le sedi che saranno messe a disposizione dai Comuni (prevalentemente biblioteche, ma anche centri anziani e altri luoghi di aggregazione), in un principio esteso di cultura che abbraccia tutti i campi del sapere, partendo da quelli che hanno maggiore attinenza con la vita di tutti i giorni.