LATINA – Ha interessato anche la provincia di Latina con una serie di accertamenti incrociati presso un istituto di credito l’operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo che ha arrestato due persone con l’accusa di aver utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse da sette società, per lo più cooperative impegnate nel settore della logistica, create ad hoc per porre in essere una frode per oltre sette milioni e 200 mila euro.
Le fiamme Gialle del Maggiore Luigi Falce hanno potuto riscontrare come le due persone destinatarie dei provvedimenti richiesti dalla Procura di Viterbo al Gip del locale Tribunale dell‘obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria avessero in provincia di Latina, ma anche nella Tuscia, Roma e a Bologna, disponessero alcuni conti correnti attraverso i quali far transitare parte del danaro destinato al pagamento dell’Iva ma anche agli obblighi tributari e previdenziali.
La Guardia di Finanza grazie all’apprezzato fiuto di un’unita cinofila in servizio presso il gruppo di Fiumicino, il suo nome (tutto un programma) è “Gol”, ha recuperato un milione e mezzo di euro in contanti che uno dei due indagati deteneva nascosti in un locale della sua abitazione destinato a lavanderia. L’inchiesta della Finanza ha accertato come le sette società controllate dai due indagati avessero trasformato il costo del lavoro in materia imponibile, sottraendola all’imposizione soprattutto in materia di Iva.
Inoltre è stato anche appurato anche un metodo finalizzato allo sfruttamento degli operai impiegati per la consegna dei prodotti, obbligati a sottoscrivere contratti non a norma e a svolgere turni di lavoro estenuanti.