Sono stati tanti e diversi, ricchi di non pochi significati, i motivi che hanno caratterizzato lo svolgimento dell’edizione 2023 dell’Ottobrata Romana che Ambrogio Sparagna ha allestito per la quindicesima edizione sul palcoscenico della gremitissima sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma. L’etnomusicologo di Maranola, guidando l’Orchestra popolare italiana, ha dedicato lo spettacolo di quest’anno, proponendo un repertorio monotematico, alla tradizione silvo-pastorale dell’Abruzzo e, in particolare, alla transumanza, l’antica pratica della pastorizia caratterizzata dalla migrazione stagionale del bestiame.
Si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nella preistoria e che si sviluppa in alcune regionali dell’Italia centro meridionale attraverso le vie erbose dei “tratturi” a conferma di un “rapporto, oggi come ieri, dell’esistenza di equilibrato tra uomo e natura e di un uso sostenibile delle risorse naturali”. L’”Ottobrata romana” , grazie all’apporto fondamentale del Coro popolare dell’Opi diretto da Anna Rita Colaianni, è coinciso quest’anno con l’epilogo del Festival della transumanza caratterizzato da due mesi di una serie di eventi concertistici che hanno avuto il merito di riproporre musiche popolari legate alla tradizione della pastorizia abruzzese e quella della dalla migrazione stagionale del bestiame che, grazie ad un perfetto rapporto armonico, “si è sempre perfettamente fusa con le tradizioni, i suoni e la cultura delle campagne romane” – ha detto Ambrogio Sparagna.
Per rendere omaggio al canto popolare abruzzese Ambrogio Sparagna ha invitato quello che è considerato il più grande e raffinato interprete della tradizione musicale e cantautorale abruzzese Mimmo Locasciulli e Graziella Passagallo, applauditi nel riproporre antichissimi e profondi motivi poetici che descrivono alla perfezione con l’uso di stornelli e strambotti le straordinarie bellezze degli ambienti naturali rurali abruzzesi confinanti con quelli laziali e ,dunque, con la campagna romana. Ma L’Ottobrata Romana è da sempre una prestigiosa vetrina ricordare e celebrare il ricco patrimonio della canzone popolare romana di cui è stata un’imbattibile interprete la compianta Gabriella Ferri.
Sparagna da alcuni organizza un premio intitolato alla sua memoria e soprattutto alla sua opera e figura artistica e l’edizione 2023 è stato conferita ad un artista come Tosca Donati che, eclettica nel mondo musicale, recitativo e interpretativo, ha il merito di non avere mai voluto rescindere le origini con il suo passato. E proponendo pezzi storici e interpretazioni contemporanee, la grande Tosca ha commosso la sala Sinopoli dedicando il premio ricevuto proprio a Gabriella Ferri: “Devo ringraziare Ambrogio per il pensiero avuto perché – ha ammesso l’interprete con Rom di “Vorrei incontrarti tra cent’anni con cui ha vinto il Festival di Sanremo – grazie a lei ho iniziato a fare questo mestiere”.