LATINA – Ufficializzata la composizione della segreteria provinciale e dell’esecutivo tematico, il Pd di Latina pensa già al voto europeo del giugno 2024. Ha organizzato per venerdì 20 ottobre, alle 17.30, presso l’Hotel Europa di Latina un incontro pubblico con l’ex presidente della Regione Lazio, attuale deputato e componente della direzione nazionale del Partito, Nicola Zingaretti. In vista della manifestazione nazionale dell’11 novembre a Roma l’incontro di venerdì intende fare il punto sul primo anno del governo di centro destra del Governo Meloni e sulla prossima manovra di bilancio.
“Un anno di nulla, lo diciamo con chiarezza – esordisce il segretario provinciale Dem Omar Sarubbo – E’ stato un anno di promesse disattese, propaganda, ricerca perpetua di scuse ed alibi per giustificare l’immobilismo di questo Governo. Il carovita, il caro carburante, la disoccupazione ed i salari bassi stanno devastando la quotidianità di cittadini e famiglie e dopo dodici mesi il Governo Meloni ha partorito il topolino”.
Per il segretario Sarubbo la prossima propostaa di Bilancio del governo Meloni “è priva di visione e figlia del convincimento che qualche mancia fiscale della durata pochi mesi possa aiutare il centrodestra a “tirare a campare” nei sondaggi. Ma la grande assente è l’attesa eliminazione delle accise sulla benzina. Il tutto è aggravato dall’ordine impartito ai parlamentari di centrodestra di rinunciare alla presentazione di emendamenti, ovvero umiliarne l’autonomia di eletti. Si tratta di una manovra pavida ed in deficit, ovvero indebitando i cittadini. Con una mano si dà e con l’altra si toglie al Paese negando così ogni prospettiva di crescita”.
“E questo – aggiunge Sarubbo – mentre l’attuazione del Pnrr rimane una grande incognita e si registra un ritardo di attuazione rispetto ad altri Paesi. Mentre l’Italia si è incastrata tra le maglie delle proposte di definanziamento e rimodulazione – specifica – la Spagna, ad esempio, ha tirato dritto come un treno ed ha raddoppiato i progetti”.
Insomma il Pd provinciale di Latina afferma di essere “al cospetto di un Governo sordo alle nostre proposte e delle opposizioni anche quando queste sono di evidente buonsenso. Abbiamo chiesto di investire di più nella conversione ecologica, nel contrasto al dissesto idrogeologico e nella politica industriale ma non vi è traccia di stanziamenti adeguati. Sulla sanità servono altri 7 miliardi perché le somme sventolate (circa 130 miliardi) non tengono conto della spinta inflazionistica e manderanno in crisi il sistema. Infine, sulla bocciatura del salario minimo tentano di rifugiandosi furbescamente dietro il parere del Cnel operando un tattico trasferimento di responsabilità dalla Meloni a Brunetta. Un gioco patetico che non li solleverà dal misfatto politico di voler negare un aumento di stipendio ad oltre 3 milioni di lavoratori. Ne risponderanno in Parlamento e davanti al Paese…”