LATINA – Poco meno di undicimila euro in un anno. A tanto è ammontato nel 2022 lo stipendio medio di lavoratrici e lavoratori under 30 in provincia di Latina nel settore privato. Una cifra di quasi mille euro al di sotto della media regionale e resa nota dalla Uil che ha attivato un osservatorio regionale sul precariato. Si tratta di una situazione che dal sindacato definiscono insostenibile ed inadeguata a costruire un futuro. Come se non bastasse nei primi sei mesi del 2023 i contratti attivati per i giovani sotto i trent’anni sono stati circa 800 in meno rispetto al 2022, ma dalla Uil fanno sapere che sono in calo in maniera generalizzata non solo per i giovani.
In dati percentuali si registra una discesa del 6,4% per gli under 30 e del 4% su tutte le fasce d’età. Calano tutte le tipologie di contratto: indeterminati, apprendistato e tempo determinato. Facendo un’analisi relativa al quinquennio tra 2018 e 2022 emerge che è cresciuta la mole di contratti atipici per i giovani: dal 77,3% del 2018 all’80,8% del 2022. Dei circa 22600 contratti attivati in favore di ragazzi e ragazze nel 2022, più di 18mila sono atipici, 2600 di apprendistato e solo 1750 a tempo indeterminato.
“Numeri – spiega il segretario Uil Latina Garullo – che obbligano il Paese ad una inversione di tendenza, ma non solo a parole. Si veicola che crescono i posti di lavoro – conclude il segretario – ma a Latina più di 8 su 10 sono precari e mediamente sottopagati“.