ALATRI – Accusati di aver ucciso Thomas Bricca lo scorso 30 gennaio in località “Girone” ad Alatri, Roberto e Mattia Toson restano in carcere ma il Tribunale del Riesame con una nuova e diversa composizione deve pronunciarsi sulla legittimità della misura restrittiva relativamente ai gravi indizi di colpevolezza. Lo ha anticipato nella tarda mattinata di mercoledì la prima sezione penale della Corte di Cassazione dopo la discussione nella giornata di martedì del ricorso degli avvocati Angelo Testa ed Umberto Pappadia contro la decisione dello stesso Riesame di confermare l’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Frosinone Bracaglia Morante. La questione è tecnica ma deve essere ancora ampiamente definita.
La Cassazione ha annullato l’ordinanza del Riesame per difetto di motivazione ma non ha ancora fatto sapere qual è la parte “sott’osservazione” del provvedimento dai giudici del Tribunale della libertà. Per la Cassazione, dunque, il quadro accusatorio presenta, dunque, vari “difetti di costruzione”: “I giudici della Suprema Corte – hanno osservato gli avvocati Testa e Pappadia – hanno accolto la nostra tesi secondo la quale l’accusa si è mossa a senso unico, senza cioè prendere in considerazione diversi indizi a favore degli indagati”.
Il nuovo pronunciamento del Riesame dovrà avvenire entro 40 giorni dalla trasmissione della sentenza della Corte di Cassazione. Solo quando sarà reso noto il tipo di difetto di motivazione sollevato dalla Supresa Corte la difesa di Roberto e Matteo Toson deciderà se chiedere o meno il rinvio dell’udienza dell’11 gennaio del Gip del Tribunale di Frosinone Fiammetta Palmieri, che dovrà valutare se i due Toson potranno essere processati o meno con il rito abbreviato con la derubricazione dall’attuale accusa di omicidio premeditato pluriaggravato in omicidio preteritenziale e, dunque, senza le aggravanti dei futili motivi e, appunto, della premeditazione. La Procura di Frosinone ha chiesto ed ottenuto dal Gip lo svolgimento del giudizio immediato per i due imputati e il processo in Corte d’Assise – e il condizionale resta ora un obbligo dovrebbe avere inizio il prossimo 2 febbraio.