Formia / Accensione del ceppo natalizio a Trivio, la tradizione si ripete per il 163° anno

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FORMIA – Dopo aver inaugurato lo scorso anno, attraverso una rivisitazione della propria indicazione toponomastica e stradale, un proprio brand turistico, l’intera comunità di Trivio a Formia il pomeriggio di Natale si ferma per assistere all’accensione per il 163° anno consecutivo del Ceppo Natalizio, una delle tradizioni più longeve che si ricordino sul territorio del Golfo. In effetti la tradizione dell’accensione del “Gliu Foco in piazza” sta richiamando “sempre più quote di persone che raggiungono il borgo collinare di Trivio per assistere ad un appuntamento” che, inaugurato il 24 dicembre 1860 dall’allora parroco don Giovanni Filosa, è considerato erede di un’usanza antichissima risalente al XII secolo.

Ogni capofamiglia, quale buon auspicio per le sorti dei propri cari, bruciava nel camino di casa un grosso tronco di legno per poi veniva lasciato ardere per dodici notti, fin all’Epifania. Ed è quello che avviene dalle ore 17 del 24 dicembre nella centralissima piazza Sant’Andrea su una piattaforma avente un diametro di cinque metri grazie agli arbusti raccolti dai volontari del centro socio culturale di Trivio nelle campagne lungo la fascia collinare (e non solo) di Formia. La vigilia di Natale nella seconda frazione collinare di Formia anche quest’anno torna ad illuminarsi uno dei suoi simboli natalizi più belli e più caratteristici. E’ stato il parroco del paese, Monsignor Giuseppe Sparagna, il primo (e più di tutti) ad alimentare da qualche anno un senso di ottimismo in occasione dell’accensione con la contestuale benedizione del ceppo Natalizio.

Arderà – come detto – fino al giorno dell’Epifania a rappresentare un augurio di serenità e prosperità all’intera e laboriosa comunità triviese. Il ceppo servirà ad alimentare il fuoco del cammino un po’ tutti, degli adulti e, ancor di più, delle future generazioni e dei ragazzi di Trivio, chiamati, su iniziativa di Monsignor Sparagna, ad attingere dal grosso ceppo il fuoco per accendere piccoli lumini. Sarà rinnovato un gesto introdotto da qualche anno per rafforzare e tramandare  il concetto di quanto questo fuoco simboleggi il focolare domestico, il trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo.

“Una tradizione quella dell’accensione del Ceppo che non vogliamo assolutamente perdere – ha sottolineato Luigi Saraniero, presidente del Centro Socio Culturale Trivio – perchè per noi “triviesi” non esiste miglior modo per farsi gli auguri di un Buon Natale e un felice anno Nuovo. Non esiste altra occasione per valorizzare il nostro Borgo, farci conoscere, apprezzare e non solo. E poi è bello vedere come questa manifestazione cominci a farsi sentire anche fuori da Trivio, visto che molte associazioni hanno accettato l’invito del Centro Socio Culturale Trivio a collaborare. Il potenziamento lo scorso anno della cartellonistica stradale da parte dell’amministrazione comunale è stato un segnale di tangibile di vicinanza al nostro impegno associativo per rilanciare il recupero di antichissime tradizioni, usi e costumi che sicuramente – come sta avvenendo da anni – ci consentiranno di alimentare nuove e interessanti prospettive turistiche per il paese e non solo”.

L’accensione per il 163° anno consecutivo (l’Italia doveva ancora raggiungere la sua unità e i piemontesi soltanto nel febbraio del 1861 posero fine al loro assedio di Gaeta con la de-borbonizzazione della città) del Ceppo Natalizio a Trivio è stata mutuata da un’usanza risalente al XII Secolo e diffusa in diversi paesi europei. Dai grossi tronchi bruciati nei camini di ciascuna casa i resti venivano poi conservati. Si attribuivano loro proprietà magiche – si credeva che favorissero il raccolto, l’allevamento, la fertilità delle donne e degli animali e la salute e che proteggesse dai fulmini -spesso venivano riutilizzati per accendere il ceppo dell’anno successivo.

L’accensione del “Ceppo Natalizio”- arricchita dalla degustazione di zeppole triviesi con una speciale colonna sonora della tradizione musicale popolare aurunca, è la manifestazione di punta dell’intera programmazione di fine anno che semplicisticamente s’intitola “Natale nel borgo di Trivio”. Seguiranno altre iniziative, la prima della quale si svolgerà il 27 dicembre, alle ore 18.30, quando attorno al “Ceppo” è prevista la degustazione della salsiccia alla brace e delle castagne arrosto con l’intrattenimento dei “Briganti dell’Appia”.

Il 28 dicembre i bravissimi “Mbl-Musicisti del Basso Lazio” saranno gli assoluti protagonisti, presso l’attigua chiesa di Sant’Andrea, del concerto di Natale “E’ nato”. Il 30 dicembre il centro anziani di Trivio ospiterà “I Racconti di storia locale” con un brindisi augurale da parte dei nuovi rappresentanti de “Lo sciuscio formiano”. Il gran finale è in programma la vigilia dell’Epifania quando l’animazione di “Pianeta spettacoli” aspetterà l’arrivo della Befana con spettacoli di magia giocoleria, musica, dj pop e zucchero filato.