LATINA – Lo scorso 5 novembre, Carmine Di Silvio, 33 anni, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari a Latina in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo è accusato di aver compiuto una rapina ai danni di una persona invalida nei pressi di via San Carlo da Sezze, vicino a piazzale Carturan. La vittima, nel racconto agli investigatori, ha dichiarato che Di Silvio si è avvicinato minacciandola di non urlare, identificandosi come il figlio di Antonio, noto come “Cavallo”. Successivamente, avrebbe sottratto la somma di 17 euro dal portafogli della persona aggredita.
Nei giorni successivi, la Squadra Mobile ha condotto indagini che hanno portato il giudice ad emettere una misura restrittiva, collocando Di Silvio agli arresti domiciliari. Durante l’udienza di fronte al giudice Giuseppe Molfese, il 33enne, assistito dall’avvocato Ernesto Renzi, ha scelto di non rispondere alle accuse, mantenendo il silenzio di fronte alle contestazioni del magistrato.
Questa non è la prima volta che Carmine Di Silvio attira l’attenzione delle forze dell’ordine. Nel mese di ottobre, era stato arrestato dai Carabinieri per il furto di un’auto a Via Milazzo. Nonostante il suo rilascio a causa dell’inattendibilità del riconoscimento fotografico, Di Silvio è nuovamente protagonista di un episodio criminale.
La sua famiglia ha già fatto parlare di sé nel passato, con il padre Antonio Di Silvio, noto come “Cavallo”, condannato nel 2020 a 4 anni di carcere per una rapina nel quartiere Nicolosi. Carmine Di Silvio sembra seguire le orme del genitore, coinvolgendosi in azioni criminali e attirando l’attenzione delle autorità.
Nel recente episodio, il 33enne ha aggredito un anziano invalido a Campo Boario, minacciandolo e sottraendogli 17 euro. La vittima ha sporto denuncia, portando all’arresto di Di Silvio. Il giudice Molfese ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare ai domiciliari, aggiungendo un nuovo capitolo alle cronache criminali di Carmine Di Silvio.