FROSINONE / LATINA – La crisi continua a mordere nel Basso Lazio ma il peggio tutto sommato è passato. Lo certifica per conto della Camera di Commercio Latina Frosinone “Osserfare” rendendo noti i dati 2023 di “Movimprese” relativamente al differenziale tra le attività che nel corso dell’ultimo hanno aperto e chiuso i battenti. Si tratta di un dato che conferma il tasso di crescita del sistema Lazio che in termini di aperture ha registrato un +1,59% a fronte del del dato nazionale (+0.70%) che ha permesso alla sistema produttivo laziale di allungare le distanze rispetto a regioni come Lombardia, Campania e Trentino Alto Adige. “Osserfare” ha rilanciato un saldo positivo – più 939 imprese rispetto alle 1154 del 2022 – per quanto riguarda il sistema produttivo del Basso Lazio dove, a fronte di oltre 105mila attività iscritte 5299 sono state le imprese neo aderenti all’ente camerale a fronte di che 4360 nel frattempo hanno abbassato simbolicamente le rispettive attività.
“Osserfare” tiene a sottolineare come nelle singole realtà provinciale la performance di crescita più contenuta è stata registrata in provincia di Frosinone. Il sistema produttivo ha fatto leva su 48.350 imprese: se 2302 sono state le nuove arrivate, 1917 hanno cessato la loro attività. Quello della provincia di Latina è stato un dato leggermente migliore dove all’esistenza di 56691 imprese le nuove iscritte nel 2023 sono state 2997 contro le 2447 che hanno detto basta. Secondo Osserfare ancora volta una maggiore vivacità nel sistema produttivo del Basso Lazio lo garantisce l’edilizia nonostante le restrizioni normative apportate alla concessione dei bonus – 7547 imprese impegnate a Frosinone e 7516 nella provincia di Latina. In entrambi i territori crescono le imprese del settore turistico ricettivo – 3603 a Frosinone e 4729 nella provincia pontina – dove l’accelerazione del segmento ricettivo ha beneficiato del miglioramento dei flussi di turisti.