LATINA – “Desidero congratularmi con la giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, per l’approvazione della delibera contenente la proposta di legge ‘Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare’ su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Maselli. Il documento sarà ora sottoposto all’attenzione del consiglio regionale, che si esprimerà al riguardo. Questo primo passo in avanti è di fondamentale importanza perché va a colmare un vuoto normativo divenuto per troppo tempo normalità. Il caregiver familiare, infatti, svolge un ruolo basilare nella vita della persona affetta da disabilità: tante volte il marito, il figlio, il nipote assiste h24 la persona a lui cara rinunciando alla sua vita personale e al suo lavoro per occuparsene interamente” – così in una nota il Sindaco di Latina Matilde Celentano.
“È per questo fondamentale che la figura sia riconosciuta a livello normativo e che siano tutelati i suoi diritti come soggetto autonomo e distinto dall’assistito, tramite un riconoscimento ufficiale e delle agevolazioni nel periodo di assistenza e cura. Ad oggi, infatti, si riscontra un aumento delle patologie croniche degenerative e un aumento dell’età media della vita, motivo per il quale il numero di persone che si occupano di assistere una persona in difficoltà sono cresciute e necessitano di regole chiare che riconoscano il caregiver familiare come un componente, a tutti gli effetti, della rete di assistenza della persona. La proposta di legge, che mi vede del tutto concorde, prevede l’istituzione di un budget personale per il caregiver familiare, nonché azioni a sostegno della conciliazione tra attività lavorativa e di assistenza mediante una flessibilità oraria e altre agevolazioni a livello di punteggio nei concorsi pubblici. Prevede anche iniziative per i caregiver giovani, numero sempre più alto nel nostro paese e nella nostra regione. L’augurio è che si possa procedere in questa direzione e, finalmente, tracciare una linea che porti verso la direzione di una normativa chiara a tutela di chi quotidianamente ‘si prende cura’” – conclude.