Piantonato e guardato a vista a Latina in attesa di essere trasferito in un carcere militare. Lo ha deciso la Procura di via Ezio nei confronti dei Christian Sodano, il finanziere 27enne di Minturno che in un interrogatorio fiume terminato nella notte tra martedì e mercoledì ha confessato al sostituto procuratore Valerio De Luca di essere stato lui ad uccidere con la pistola di ordinanza Nicoletta Zomparelli e Reneè Amato, rispettivamente la madre e la sorella minore dell’ex fidanzata Desireè. Sodano, di fatto, ha ribadito – aggiungendo ulteriori particolari – quanto riferito in un primo momento agli agenti della Squadra Mobile che hanno eseguito un decreto di fermo in un monolocale del quartiere Q4 di Latina in cui aveva deciso di andare a vivere, nei pressi di alcuni familiari, nel momento in cui era stato assegnato alla sezione navale della Guardia di Finanza di Ostia.
Qui Christian Sodano era arrivato a bordo della sua auto direttamente da Cisterna dove alcuni minuti prima aveva ucciso, presso l’abitazione della sua ex fidanzata nel quartiere San Valentino, la madre e la sorella. Quanto era accaduto nella villetta della famiglia Amato il finanziere – e l’ha ammesso al Pm De Luca – l’aveva comunicato ad un zio materno che, ex funzionario della stessa Procura, si trovava in quel momento fuori Latina. E’ stato l’uomo a contattare gli agenti della Squadra Mobile che, agli ordini del vice Questore De Santis, lo arrestavano rinvenendo la pistola d’ordinanza poggiata su un divano del salone. Al Pm De Luca poi Sodano ha ricostruito le fasi del duplice omicidio maturato per la decisione, irrevocabile, di Desiree di porre fine alla loro contrastata relazione sentimentale. L’ormai ex finanziere dovrebbe comparire tra giovedì e venerdì davanti il Gip del Tribunale di Latina per l’interrogatorio di convalida del fermo di pg.
Sodano ha deciso di affidare la sua difesa all’avvocato Lucio Teson che si è riservato di anticipare la delicata linea difensiva: “Lo farò – ha detto – soltanto dopo aver gli atti prodotti dagli organi inquirenti”. La difesa dell’ex finanziere sa di avere in mano un solo strumento a disposizione: la perizia psichiatrica. In effetti Sodano, figlio unico, aveva sofferto oltremodo – ha detto il legale la scomparsa prematura dei suoi genitori, del padre Michele, storico investigatore e punto di riferimento per diversi anni della Guardia di Finanza, e della madre, agente di Polizia Ferroviaria. Intanto si susseguono i primi commenti su questa nuova tragedia che, alla vigilia della festività di San Valentino, ha fatto piombare nello sconforto l’intera comunità di Cisterna.
Per il Vescovo di Latina, Monsignor Mariano Crociata, “la cosa da dire in questo momento è il dolore e la preghiera per le vittime, lo sgomento e l’impotenza di fronte a un simile gesto, per certi versi l’ennesimo, ma poi in sé unico, come uniche sono le persone di vittime e carnefice. Rinuncio in questo momento a fare analisi e commenti di circostanza. Dico che chiunque ne ha la possibilità, si dedichi con amore e passione al lavoro, al servizio degli altri, soprattutto al compito o anche solo alla responsabilità educativa con il modo di agire prima che con i discorsi. Impegniamoci a costruire buone relazioni e senso di rispetto e di accoglienza nei confronti di ogni persona, dovunque e sempre. In questo senso apprezzo e incoraggio il lavoro pastorale ed educativo che svolge la parrocchia di San Valentino in un quartiere che ospita molte belle persone e belle famiglie, che vanno solo incoraggiate ad andare avanti costruendo insieme buona socialità”.
Il fatto ha colpito ancora una volta – come detto – il quartiere di San Valentino. Da parte sua anche il Parroco di San Valentino, don Paride Bove ha inviato un messaggio alla comunità parrocchiale, provata da questo caso: “La nostra Comunità si stringe al dolore dei familiari e amici di Nicoletta e Renée. Il nostro Quartiere, la nostra Comunità porta con sé il nome di un santo che ha dato la vita per l’amore. Amare è dare vita, non toglierla. Proprio in questo giorno dedicato all’amore dobbiamo fare i conti con l’odio. Ma oggi è anche Mercoledì delle Ceneri, giorno in cui ci viene ricordata la necessità della Conversione. Abbiamo bisogno di convertirci al vero amore che dà, senza riserve, sull’esempio del Signore Gesù. Dare in ogni piccolo gesto… O questo mondo non cambierà mai”.
Se il sindaco di Cisterna Valentino Mantini ha difeso il buon nome della sua comunità, che resta una “comunità laboriosa”, la Regione Lazio è intervenuta attraverso l’assessore alla Sicurezza Luisa Regimenti:” il duplice femminicidio di Cisterna di Latina – ha esordito – lascia sgomenti: è, purtroppo, l’ennesimo tragico finale di un amore malato e di un uomo incapace di accettare la fine di una relazione. Un copione che purtroppo continua a ripetersi nonostante, ormai, la sempre più diffusa consapevolezza che rivolgersi per tempo alle forze dell’Ordine può salvare la vita. Alla ragazza sopravvissuta la solidarietà e le condoglianze per il grave lutto. La Regione Lazio – ha aggiunto – continuerà a promuovere la cultura del rispetto, della parità di genere, del sostegno alle donne che denunciano, della diffusione di iniziative di sensibilizzazione”.
“Vogliamo potenziare gli strumenti a sostegno delle donne attraverso figure, come il Garante delle vittime di reato, che possa indirizzare chi ha subito violenza verso gli istituti a disposizione. Parlare della violenza subita ed entrare in contatto con le istituzioni e i servizi dedicati è la sola strada verso la salvezza. È positivo – ha concluso l’assessore Regimenti – che le denunce e i provvedimenti di allontanamento siano in aumento, ma la strada da percorrere è ancora lunga”.