VENTOTENE – Raggiunto un altro obiettivo strategico per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano a Ventotene: è stato chiuso il Piano di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE). Ad annunciarlo, al termine di un nuovo sopralluogo che si è svolto giovedì nel cantiere aperto per la riconversione dell’ex penitenziario, è stato il Commissario Straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce che di fatto ha aperto ufficialmente, con il supporto di Invitalia quale soggetto attuatore, la fase della progettazione definitiva che prenderà avvio alla conclusione dei lavori già in corso per la messa in sicurezza dell’ex carcere ora destinato a trasformarsi in un futuro polo culturale e museo. Al sopralluogo convocato dal commissario Macioce e coordinato da Invitalia hanno preso parte i tecnici progettisti vincitori del concorso il cui capofila è Engeko e di cui fanno parte “Insula”, “Studio Croce” e “Studio Boschi”.
Con l’occasione sono stati presi in esame tutti i futuri step progettuali e visionati tecnicamente tutti gli ambienti interni all’ex carcere e i percorsi esterni che dal “Panopticon”, attraverso via Giulia, raggiungono il cimitero, ormai sistemato come i viali di accesso dall’approdo in località Marinella. Sono stati valutati analiticamente anche i numerosi vincoli che ricadono sull’intervento e che grazie al contributo concreto di tutte le amministrazioni del “Cis”, il “Contratto istituzionale di Sviluppo”, permetteranno di accelerare il Progetto nella tutela del giù precario ecosistema ambientale.
“Nel ringraziare Invitalia per il costante supporto, ricordo che il mio obiettivo condiviso con i vertici del governo Meloni – ha subito esordito il commissario di governo Meloni – è ottimizzare tempi e processi con il pieno appoggio di tutte le amministrazioni del CIS”.
“Ho constatato – ha commentato Macioce – bei pochi mesi trascorsi dal mio insediamento ad oggi che collaborando attivamente si possono superare prescrizioni, vincoli, difficoltà operative e logistiche e procedere concretamente in un’opera che è stata troppo tempo ferma o che ha proceduto lentamente. Ora che il progetto si è sbloccato ed è finalmente realtà, ho invitato tutta la cittadinanza e la comunità che vi si riconosce a esserne parte perché senza un loro vero coinvolgimento resterebbe un’opera incompiuta, cominciamo il 7 marzo a Roma con un incontro a Roma aperto a tutti i cittadini e gli stakeholder, per proseguire poi con ulteriori iniziative.”
Concluso il sopralluogo, il Commissario Macioce ha proseguito la sua “due giorni” a Ventotene con un incontro che si è svolto venerdì mattina nella sala consiliare del Comune. L’argomento affrontato è quello legato al tema delle imbarcazioni per le visite a Santo Stefano, in vista della loro imminente ripresa. Macioce ha poi incontrato il professor Salvatore Martino, del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università “La Sapienza” di Roma nell’ambito del partenariato in corso, che porterà a breve a Ventotene e Santo Stefano l’incontro annuale dei 40 rappresentanti del Progetto triennale europeo Triquetra, alla cui organizzazione partecipa anche la Soprintendenza di Latina. Registra il coinvolgimento di 14 università e centri di eccellenza europei per la prevenzione e la tutela del patrimonio Culturale.
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