CASSINO – Aggredito dopo aver presentato un pignoramento contro terzi per un importo di 20mila per canoni di locazione mai versati e oggetto di uno sfratto di morosità. Quanto avvenuto mercoledì all’esterno del “Palazzo della cultura”, in pieno centro a Cassino, non lo dimenticherà molto facilmente l’avvocato e sindaco Roberto Angelosanto. Un uomo – uno dei tre creditori del professionista, è il fratello del generale del Ros, Pasquale Angelosanto, che arrestò il capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro – gli si è avvicinato e, dopo avergli chiesto «Non mi conosci?» , l’ha colpito violentemente sul volto prendendolo poi a calci mentre era a terra. Lo stesso avvocato Angelosanto aveva la forza di rialzarsi e di chiedere aiuto al bar: veniva trasferito subito dopo dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Scolastica” dove gli venivano diagnosticati un trauma cranico e la frattura di due costole per i calci ricevuti mentre era ancora a terra.
E mentre proseguono gli accertamenti delle forze dell’ordine per quanto avvenuto, l’avvocato-sindaco Angelosanto, ancora scosso, ha preannunciato la presentazione la querela contro il suo aggressore, controparte – come detto – nel procedimento di sfratto conclusosi da poco. “Non è stata colpita la persona, ma l’avvocato che ha semplicemente fatto il proprio dovere” – ha detto Angelosanto – “Questo è inammissibile: non si può regredire alla barbarie, il diritto alla tutela dei diritti soggettivi è altra cosa“.
Il gesto è stato condannato dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, Giuseppe Di Mascio: “E’ l’ennesimo episodio di una deriva culturale che identifica l’Avvocato con la parte assistita, nella aberrante convinzione che colpendo l’Avvocato si colpisca anche il suo cliente. L’episodio rappresenta un grave allarme sociale, perché ad essere minacciata, unitamente alla persona del Collega, è la funzione stessa che l’Avvocato è chiamato ad esercitare con compromissione inevitabile di quel diritto di difesa che la costituzione riconosce quale diritto fondamentale del cittadino. Non bisogna dimenticare che è proprio attraverso il Ministero dell’Avvocato che si da pratica e concreta attuazione ai principi sanciti dall’articolo 24 della Costituzione e la vile aggressione subita dall’avvocato Roberto Angelosanto – è un attacco proprio alla funzione che l’avvocato ha di garantire la effettività della tutela dei diritti”.
Il presidente Di Mascio, esprimendo a nome dell’intero foro cassinate solidarietà e vicinanza all’avvocato Roberto Angelosanto, si riserva, nel contempo, ogni azione a tutela dei diritti di tutti gli iscritti e dell’funzione difensiva “valutando la costituzione di parte civile nel processo che seguirà l’accaduto”.