FORMIA – Ieri mattina nella Sala Ribaud del Comune di Formia l’Associazione Veronica De Laurentiis ODV ha presentato il libro “Non chiamatelo raptus” di Stefania Spanò, conosciuta come Anarkikka. Durante l’incontro i partecipanti sono stati trasportati in un viaggio emotivo attraverso le parole e le immagini del libro illustrato, che ha messo in luce le complessità e le sfide legate alla violenza di genere. Attraverso la narrazione unica di Anarkikka, abbiamo esplorato le profonde sfaccettature di un tema tanto importante e così ancora da approfondire.
L’autrice ha dialogato con Elisa Zanfrisco, attivista dell’Associazione Veronica De Laurentiis e attraverso le loro parole, i loro pensieri, si è affrontato il tema centrale del libro di Anarkikka, il tema della violenza di genere che, come ci tiene a sottolineare l’autrice, “oltre ad essere una tragedia per la vittima e per la sua famiglia, rappresenta una sconfitta della società e dello Stato, richiamandoci a una responsabilità collettiva. Il cambiamento – continua la Spanò – passa per l’educazione: insegnare il rispetto e una sana affettività è la sola strada percorribile, a cominciare dai bambini e dalle bambine, dalle giovanissime generazioni, a partire già dalle scuole primarie senza tralasciare comunque tutti i luoghi di comunità”.
Francesco Sorgente, Presidente dell’Associazione Veronica De Laurentiis, ha espresso gratitudine al Comune di Formia che ha offerto il patrocinio morale all’iniziativa, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al successo dell’evento, al pubblico partecipante, agli ospiti, alle donne attiviste. “È grazie alla loro dedizione e alla loro passione – ha concluso il Presidente – che siamo in grado di portare avanti questa importante causa e promuovere un cambiamento significativo. L’impegno verso la creazione di una società libera dalla violenza di genere deve essere costante obiettivo di tutti. Come Associazione di volontariato continueremo a lavorare insieme, con determinazione e responsabilità, per costruire un futuro più giusto e sicuro per tutti.”
Durante l’incontro, l’Assessora Rosita Nervino ha portato non solo i saluti istituzionali ma anche il suo concreto impegno personale nella lotta contro la violenza di genere, dimostrando la sua solidarietà e determinazione nel promuovere azioni concrete volte a creare un cambiamento culturale nella comunità formiana.
La dottoressa Leonarda Aceto, con la sua esperienza e competenza nel campo della psicoterapia e dell’assistenza alle donne vittime di abusi e violenza, ha offerto un pensiero illuminante in apertura dell’incontro. “La violenza di genere – dice la dottoressa – è un problema complesso che va oltre le singole esperienze personali. È radicato in dinamiche sociali e culturali profonde che devono essere affrontate con determinazione e sensibilità. È fondamentale fornire alle vittime non solo supporto emotivo, ma anche risorse e strumenti per rompere il ciclo di violenza e riguadagnare il controllo della propria vita. Ma vanno dati strumenti e metodi – continua la Aceto – anche agli insegnanti che educano e dialogano quotidianamente con i più giovani per creare una comunità più consapevole, empatica e inclusiva, dove la violenza di genere non abbia più spazio.”
Gli interventi degli ospiti hanno arricchito la discussione, offrendo prospettive preziose ma anche interrogativi su come la nostra società sia ancora così arretrata sul tema della violenza di genere. Le testimonianze coraggiose e la solidarietà dimostrata dalla comunità presente sono state fonte di ispirazione e speranza per tutti noi.