FORMIA – Un esempio di assoluta efficienza della sanità pubblica pontina. E’ quello espresso giovedì pomeriggio dall’equipè della divisione chirurgica dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia che, nonostante le datate carenze di personale, ha salvato nel giro di un’ora tre vite.
Una donna pakistana di 42 anni era stata costretta a sottoporsi ad un intervento cesareo urgente, necessario dopo aver subito, in seguito ad una caduta, la frattura del bacino. E mentre era impegnato in questo delicato intervento chirurgico il ginecologo Renato Bembo che faceva nascere un bambino in ottima salute e metteva in salvo la vita della neo mamma, in sala operatoria arrivava contestualmente un’altra emergenza.
Un bambino di 6 anni di Formia era vittima di un’emorragia interna a causa della rottura della milza provocata da un incidente stradale verificatosi poco prima. A salvare il bambino era il primario chirurgo Vincenzo Viola utilizzando al meglio le risorse umane, tra gli “aiuti”(Massimo Diana, Alberto Lavanga), gli anestesti (Filippo Sciarra, Patrizia Pero e Barbara Orezzi) e gli infermieri (Angelo Punzo, Erika Rea, Nicola Sertale ed Emanuele Vellucci), a disposizione in quel momento nella divisione chirurgica del “Dono Svizzero” di Formia.
Insomma potrebbe sembrare un caso di ordinaria efficienza, e lo sarebbe se non fossero arci-note le criticità e le carenze della sanità pontina che, purtroppo non escludono anche il nosocomio formiano, rendendo il doppio intervento chirurgico di ieri pomeriggio uno straordinario evento di sinergia e rete tra le attività chirurgica, ginecologica e pediatrica legato alla propensione umana e professionale di ottimi sanitari. Motivo per scrivere di una bella pagina di sanità pubblica.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.