CASSINO – Sandro Di Carlo quando il 27 maggio dello scorso anno uccise la 34enne domenicana Yrelis Pena Santana non era capace di intendere e di volere. Per questo motivo è necessario lo svolgimento di una perizia psichiatrica collegiale. E’ iniziato con questa richiesta il processo davanti la Corte d’Assise di Cassino nei confronti dell’operaio di 27 anni di Cassino, accusato di aver ucciso nella notte del 27 maggio scorso la domenicana nell’abitazione di via Pascoli in cui viveva in pieno centro a Cassino.
L’istanza è stata formalizzata dai legali dell’uomo, gli avvocati Sandro e Vittorio Salera e Alfredo Germani, per ribadire quando chiesero lo scorso 15 gennaio al Gip del Tribunale di Cassino per svolgere un rito abbreviato condizionato, appunto, ad una perizia psichiatrica. I legali dell’imputato hanno sostenuto come negli anni scorsi il 27enne avesse mostrato segni di patologia mentale accertata anche da due sentenze del tribunale di Cassino al termine di altrettanti procedimenti penali. Hanno altresì rilevato come la sola perizia possa dirimere il contrasto tra le opinioni del Professor Ferracuti, perito del Gip, e il Professor Mastronardi consulente tecnico delle difese.
Il sostituto procuratore Alfredo Mattei si è dichiarato favorevole a questa richiesta e, se la parte civile , rappresentata dall’avvocato Marco Rossini si è rimesso alla Corte di Assise presieduta dal Presidente Claudio Marcopido, a riserva sullo svolgimento o meno della perizia psichiatrica sarà sciolta alla prossima udienza del 12 Aprile.