MINTURNO – Continuano a volare gli stracci – e siamo solo agli inizi secondo alcuni – tra il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ed il presidente del consiglio comunale (di Forza Italia) Massimo Signore dopo la mancanza l’altra sera del numero legale provocato dall’”ammutinamento” della stessa maggioranza ( ed in primis) in ordine all’opportunità di approvare un argomento sensibile presente nell’ordine del giorno. Era apparentemente un’innocua variazione di bilancio che, approvata dalla Giunta municipale, prevedeva (in attesa della ratifica del consiglio comunale) un’indennità economica per liquidare la fattura presentato da un importante legale di Latina che aveva assistito lo stesso sindaco Stefanelli con successo ad un delicato processo svolto davanti il Tribunale di Cassino per aver pilotato l’esito di un appalto per il potenziamento della video sorveglianza sul territorio comunale.
Stefanelli, di fronte ai “distinguo” più o meno palesati dal gruppo consiliare di Forza Italia e dal presidente Signore su questa delibera “inopportuna e fuori luogo”, è arrivato ora a lamentare “una semplice cattiva gestione dei lavori del consiglio comunale” relativamente all’abbandono della seduta dell’ultimo consiglio comunale da parte della maggioranza. “Il presidente del consiglio, che ha stilato l’ordine del giorno e visionato le delibere da sottoporre al consiglio, all’ultimo minuto mi ha comunicato, nell’approssimarsi della apertura delle seduta del consiglio stesso, che nutriva dei dubbi sulla linearità di alcune variazioni di bilancio e preferiva fare un approfondimento con gli uffici”. La versione dell’abbandono da parte della maggioranza consiliare viene smentita e contraddetta dallo stesso sindaco Stefanelli quando dice in una nota ufficiale di aver “ritenuto giusto chiedere una sospensione e spiegare ai consiglieri di maggioranza i motivi di dubbi. Nella succesiva riunione di maggioranza abbiamo avuto modo di esporre le reciproche convinzioni riguardo ai dubbi manifestati del presidente, e avevamo deciso di rinviarli proseguendo invece all’esame e all’approvazione degli altri punti. Purtroppo la riunione si è protratta a lungo e quando siamo scesi per riprendere il consiglio, il vice segretario, Antonio Lepone, ci ha informato che aveva proceduto alla seconda chiamata e, stante la nostra assenza, a dichiarare chiuso il consiglio”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Pino D’Amici, replicando, ha definito “pilatesca” la difesa d’ufficio del sindaco Stefanelli . E l’ha fatto difendendo l’operato del vice segretario Lepone : “Mi chiedo cosa avrebbe dovuto fare dopo mezzora dalla prima chiama? Rifare l’appello. I nostri consiglieri e quelli della Lega sono rimasti in aula sino a quando abbiamo potuto. E mentre il presidente del consiglio comunale Signore correttamente ci ha chiesto scusa per l’inconveniente provocato dalla sua maggioranza, dal sindaco Stefanelli non abbiamo ricevuto alcuna telefonata. Ma tanto ormai”.
Se l’avvocato Signore ha deciso di mantenere la bocca ermeticamente ben cucita dopo questa difesa d’ufficio del sindaco di Minturno, resta un piede un quesito: sarà ratificata la delibera di Giunta che prevedeva il pagamento da parte del comune aurunco della parcella professionale presentata dall’avvocato difensore di Stefanelli quando il regolamento esclude che il comune possa provvedere a ristorare le spese legali affrontate da amministratori ( a differenza dei dipendenti) coinvolti e assolti al termine di procedimenti penali ? Il primo cittadino di questa delibera “pericolosa” non ne fa più cenno: “Provvederemo nei prossimi giorni – ha detto a richiedere (al presidente Signore) la convocazione del consiglio per deliberare le variazioni di bilancio che servono ad attuare il progetto della cittadella dello sport, ad approvare le modifiche al Dup necessarie a completare la trasformazione della macchina amministrativa, ed a sanare la situazione della proprietà immobiliare del terreno su cui sorge la scuola della infanzia di Marina di Minturno. Si tratta – ha concluso Stefanelli – un’altra delle tante cose lasciate a metà dalle amministrazioni precedenti”.
La versione del presidente del consiglio comunale di Minturno (primancora della replica del sindaco) era stata chiara: “A supporto e a sostegno dell’operato di tutti i consiglieri comunali se una qualsiasi delibera inserita nell’ordine del giorno dovesse offrire qualche elemento di perplessità non esiterò un secondo a chiederne una sua verifica”.
Qualsiasi sia il nome del sindaco di Minturno…