PM10 nell’aria: valori nella norma in provincia di Latina

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La quantità di PM10 rilevata in provincia di Latina nei primi mesi del 2024 non eccede i limiti stabiliti dalla legge, e questo è sicuramente un dato positivo.

Prima di scoprire i dati ufficiali, tuttavia, facciamo il punto su che cos’è il PM10 e perché è considerato un inquinante molto pericoloso.

Cosa sono le polveri sottili e perché sono pericolose per la salute

Il PM10 è una delle polveri sottili che possono disperdersi nell’atmosfera a causa di varie tipologie di inquinamento (riscaldamento degli edifici, traffico veicolare, attività industriali ecc.), polveri che, come si diceva, costituiscono una seria minaccia per la salute.

La pericolosità delle polveri sottili corrisponde al fatto che, avendo delle dimensioni assolutamente esigue, esse fluttuano molto facilmente nell’aria e possono essere facilmente inalate, e l’introduzione di significative quantità di tali polveri all’interno dell’organismo umano può causare problematiche di varia natura, dai temporanei problemi di respirazione fino a delle serie patologie tumorali.

Il PM10, peraltro, può essere anche un inquinante a carattere locale, ovvero tali polveri possono disperdersi, e dunque causare dei danni, anche in luoghi indoor ben circoscritti, come possono essere ad esempio dei capannoni industriali; in contesti simili, ovviamente, è importante che i lavoratori utilizzino correttamente i dovuti DPI durante le lavorazioni e che gli ambienti siano poi depurati con strumentazioni apposite, come quelli visionabili nel sito www.depureco.com.

Cosa prevede la legge? Le soglie che non devono essere superate

Dal momento che la pericolosità delle polveri sottili è stata ampiamente dimostrata dalla scienza medica, l’Unione Europea ha stabilito delle soglie che non dovrebbero mai essere superate, in tutto il territorio comunitario.

Nello specifico, per quel che riguarda il PM10, è stato fissato come limite annuale un valore di 40 μg/m3, inoltre il valore giornaliero di 50 μg/m3 non può essere superato per più di 35 giorni nell’arco di un anno civile.

Sulla base di questo riferimento è dunque possibile sapere se i dati relativi alla presenza di tali polveri sottili possano considerarsi su livelli preoccupanti o meno, andiamo dunque a scoprire quelli riguardanti il territorio di Latina.

I dati dei primi mesi del 2024 rilevati da Arpa Lazio

Ad effettuare costantemente delle rilevazioni delle quantità di polveri sottili nell’aria sono, in tutta Italia, delle apposite agenzie regionali; se si vogliono conoscere le cifre relative alla provincia di Latina, dunque, l’ente a cui fare riferimento è Arpa Lazio.

Sul relativo sito Internet ufficiale è presente un report che riporta i dati registrati, dall’inizio dell’anno ad oggi, nelle diverse stazioni di rilevazione presenti sul territorio, ovvero Aprilia 2, Latina Scalo, V. Tasso, Gaeta Porto e De Chirico.

Fortunatamente, come accennato, in nessuna stazione sono stati rilevati dei valori eccedenti le già menzionate soglie, sia a livello di valore giornaliero che, in prospettiva, di superamenti annui complessivi.

Per quel che riguarda la media giornaliera, il dato più basso è risultato essere quello di Latina Scalo, con 18 μg/m3, il più alto è stato invece quello di Aprilia 2, con 24 μg/m3.

Dall’inizio dell’anno ad oggi la soglia di 50 μg/m3, che come detto in precedenza non può essere superata per più di 35 volte all’anno, non è stata mai valicata nella stazione V.Tasso, mentre il dato più alto è stato quello di Gaeta Porto, con 4 superamenti.

Considerando il lasso temporale a cui questo dato fa riferimento e rapportandolo ad un intero anno, ad ogni modo, anche a Gaeta Porto si sarebbe al di sotto dei 35 superamenti, ammenoché, ovviamente, la situazione non dovesse peggiorare nei mesi a venire.