LATINA – Entriamo nella fase decisiva delle elezioni comunali di giugno, con sei amministrazioni comunali della provincia di Latina pronte a votare: Maenza, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima, Sermoneta e Spigno Saturnia. Questi sono comuni con meno di 15 mila abitanti, il che significa che non ci saranno coalizioni ufficiali in campo. Tuttavia, questo non implica che i partiti politici stiano rimanendo fermi, poiché si stanno muovendo attivamente per posizionare i loro migliori candidati. Le candidature devono essere presentate entro l’11 maggio.
A meno di una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste e delle candidature, la maggior parte dei sindaci uscenti sta concorrendo per la rielezione, con l’eccezione di Salvatore Vento di Spigno Saturnia, che ha chiaramente espresso il suo intento di non ricandidarsi. Questa tornata elettorale segna anche l’entrata in vigore della nuova legge che elimina il limite dei due mandati consecutivi per i sindaci dei comuni sotto i 15 mila abitanti. Pertanto, i sindaci di Prossedi (Pincivero), Monte San Biagio (Carnevale) e Maenza (Sperduti) stanno pianificando la loro terza candidatura.
Il voto nei piccoli centri assume una notevole importanza anche dal punto di vista politico, poiché i candidati sindaco spesso riflettono specifiche affiliazioni politiche, sebbene le liste siano quasi sempre di natura civica. Ad esempio, è noto che il sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, è un esponente del Partito Democratico, mentre uno dei candidati sindaco di Spigno Saturnia, William Di Cesare, ha presentato il simbolo di una lista civica insieme all’assessore regionale Giancarlo Righini, membro di Fratelli d’Italia.
Il centrosinistra dovrà impegnarsi a difendere i due sindaci uscenti che rappresenta, mentre il centrodestra mira a riconfermare i suoi quattro primi cittadini. Ma influenzerà il risultato elettorale il voto delle elezioni europee che si svolgeranno in contemporanea? È difficile dirlo, dato che in contesti così piccoli il ruolo dei candidati locali spesso conta più delle leadership nazionali. Tuttavia, è innegabile che controllare anche questi piccoli territori abbia un peso significativo, soprattutto in contesti come le assemblee dei sindaci.
In conclusione, ci troviamo di fronte a una partita politica tutta da giocare, con rischi concreti per chi non riuscirà a ottenere il sostegno elettorale. La prossima settimana sarà fondamentale per comprendere meglio le dinamiche e le strategie in gioco in queste elezioni comunali, che possono avere implicazioni significative oltre i confini dei singoli comuni.