Formia / Morte Maiolo e querela a giornalisti, Stampa Romana e FNSI: “iniziativa dal sapore intimidatorio”

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FORMIA – Ha avuto subito un’eco nazionale la decisione della Giunta di centro destra al comune di Formia di dare mandato ad un legale “di provata affidabilità ed esperienza” di perseguire penalmente un gruppo di colleghi giornalisti ma anche semplici cittadini che sui rispettivi organi d’informazione e canali social hanno riportato le dichiarazioni dell’avvocato Luca Cupolino circa le presunte inadempienze dell’ufficio servizi sociali del comune e del sindaco Gianluca Taddeo nella gestione del recupero e dell’assistenza di Giuseppe Maiolo, il 17enne di Formia rimasto vittima di un incidente stradale il 6 marzo scorso nel tratto terminale della superstrada Formia Cassino, in località Penitro.

A censurare apertamente il contenuto della delibera della Giunta relativamente alla decisione di denunciare per diffamazione alcun giornalisti sono senza mezzi termini l’Associazione Stampa Roma e la Federazione Nazionale della Stampa che sui rispettivi siti internet hanno duramente biasimato questo tentativo della Giunta del sindaco Taddeo dal “forte contenuto intimidatorio”. Stampa Romana e la Fnsi innanzitutto esprimono solidarietà ai colleghi destinatari di questa iniziativa – sono di Formia (anche se alcuni corrispondenti nei giorni caldi di questa polemica hanno preferito delegare ad altri colleghi il loro compito professionale) ma anche di Latina – e annunciano che sono “pronti ad intervenire al loro fianco”.

Quella intrapresa dalla Giunta Forza Italia-Fratelli d’Italia è “una sconcertante strada nei confronti dei colleghi che – ha scritto Stampa Romana in una nota pubblicata sul sito web dell’associazione – che si sono occupati del caso di un sedicenne morto in un incidente stradale, la cui potestà era stata affidata dal Tribunale dei Minorenni di Roma proprio al sindaco del comune laziale Gianluca Taddeo. Una vicenda di chiaro e rilevante interesse collettivo, che chiama in causa i servizi sociali, su cui indaga la Procura di Cassino e su cui si vorrebbe imporre il silenzio, offendendo la stessa memoria del ragazzo morto. L’Associazione Stampa Romana esprime piena solidarietà ai colleghi destinatari di questa iniziativa dal sapore intimidatorio”.

Anche la Federazione Nazionale Stampa Italiana si unisce al sindacato regionale nell’esprimere “piena solidarietà ai colleghi destinatari di questa iniziativa dal sapore intimidatorio ed è pronta ad intervenire al loro fianco”. La severa presa di posizione di Stampa Romana e della Fnsi arriva nel punto più basso nei rapporti tra la politica e la stampa che abitualmente segue il comune di Formia.

Eppure quest’ultimo 30 anni fa, nel 1993, era stato tra i primi in Italia ad istituire, in occasione delle prime elezioni amministrative per l’elezione diretta del sindaco, una sala stampa per i giornalisti, uno spazio che, aperto a tutti e attrezzato per radio, tv, giornali (all’epoca non c’era anche il web) risultò vincente per portare la città e tutte le sue articolazioni sociali, economiche ed economiche ad entrare nel palazzo. A potenziare e a rendere davvero funzionale questo servizio furono le prime amministrazioni di centro-sinistra e a consolidarlo furono anche quelle di schieramento opposto. Con i giornalisti locali (e non) i rapporti, al di là di qualche sporadico e fisiologico episodio, sono stati sempre eccellenti sempre nel rispetto dei ruoli di ciascuno.

“Oggi, con questa storia, siamo scesi sotto la soglia minima della democrazia” – tuona la collega di Latina Oggi e storica dirigente dell’Associazione “Articolo 21” Graziella Di Mambro, pronta a portare il caso nelle competenti sedi romani contro una decisone, quella della Giunta Taddeo, che ha il sapore di mettere la museruola ai giornalisti che “non vengono più denunciati, come un tempo, per diffamazione ma diventano destinatari di temerarie richieste di risarcimento danni che diventano davvero dure da affrontare”. Ad attendersi da qualche giorno il commento di Stampa Romana – poi ripreso e condiviso dalla Federazione nazionale della Stampa – è il legale della madre di Giuseppe Maiolo, l’avvocato Luca Cupolino, che la Giunta considera, tra il righe, il burattinaio che avrebbe utilizzato tanti giornalisti burattini per perseguire una sua iniziativa professionale contro l’amministrazione comunale.

Che questo non corrisponda a verità, l’avvocato Cupolino l’ha dichiarato venerdì confermando quanto aveva anticipato nei giorni scorsi: la madre di Giuseppe Maiolo ha depositato presso gli uffici della Procura della Repubblica a Cassino un esposto querela in cui chiede di conoscere se è vero che il figlio non abbia ricevuto l’assistenza che meritava, ai diversi livelli, da parte del comune e del sindaco Taddeo (di cui era stato nominato tutore giudiziale) nel periodo primavera 2023 ed il giorno della prematura e tragica scomparsa il 6 marzo scorso contrariamente a quanto stabilito dal Tribunale dei Minorenni di Roma con la sospensione della patria potestà ai genitori di Giuseppe Maiolo.

L’iniziativa legale della madre del giovane costituisce altro materiale da esaminare da parte del sostituto procuratore Alfredo Mattei, lo stesso magistrato che, dopo una prima relazione documentale presentata dall’avvocato Cupolino, aveva delegato la Polizia giudiziaria del commissariato di Formia a verbalizzare a Sit la madre del 17enne appena deceduto. Nelle rispettive note sia Stampa Romana che la Fnsi tra le righe rimproverano il sindaco Taddeo e tutti gli assessori che compattamente hanno votato la delibera di Giunta numero 91/2024 quando l’inchiesta della Procura di Cassino si trovi ancora in una fase embrionale. C’è poi un aspetto erariale da non trascurare: la Giunta non ha ancora deciso quale legale nominare per denunciare per diffamazione i giornalisti.

Naturalmente la parcella professionale sarà retribuita dai contribuenti formiani, gli stessi che sarebbero stati più contenti se il loro danaro fosse servito per sostenere presso una casa famiglia il processo di recupero, sul piano assistenziale e psicologico, di un giovane 17 enne che nel giorno in cui ha perso la vita alle 11.55 doveva essere iscritto in una qualsiasi scuola cittadina piuttosto che trovarsi in sella ad un motorino…