Ha deciso di allenarsi a Formia presso il centro di preparazione “Bruno Zauli” per i prossimi quaranta giorni prima di volare a Parigi dove il 26 luglio prossimo, inseguendo dopo Tokeo 2020 uno storico bis olimpico nel salto in alto maschile, sarà uno dei due portabandiera della foltissima spedizione azzurra nella capitale francese. E nel suo primo giorno di ritiro Gianmarco Tamberi sabato scorso – come già riportato – è stato l’ospite di turno dell’Atletica Formia che ha organizzato la riuscita terza edizione del meeting intitolato ad un altro campione olimpico, Pietro Mennea, che a Formia dal 1969 al 1988 ha costruito tutti i suoi più importanti successi sportivi.
Il campione marchigiano di Civitanova è stato travolto da una valanga di entusiasti giovani atleti ai quali si è concesso con gli immancabili selfie. In cambio ha ricevuto, affiancato dalla moglie Chiara Bontempi, sulla pista e sulle pedane dello stadio degli Aranci gli auguri per il suo 32° compleanno.
Gimbo è stato impeccabilmente accolto dal direttore del Cpo “Bruno Zauli” Davide Tizzano, dal suo vice Mario Di Nucci e dallo storico funzionario dell’ex Scuola nazionale di atletica leggera Michele Tarallo, ha fatto sapere di voler posticipare i festeggiamenti dei suoi 32 anni la prossima settimana. Lo farà solo al rientro da Roma: allo stadio Olimpico proverà a centrare, prim’ancora di quello di Parigi, un altro prestigioso bis, dopo Monaco di Baviera nel 2022, nella seconda competizione più importante del 2024, i campionati europei di atletica leggera al via venerdì per ricordare. Sarò quella del cinquantenario dalla prima vittoria di prestigio di Pietro Mennea, naturalmente sui 200 metri.
L’arrivo a Formia di “Gimbo” o di “Half-shave” è stato accompagnato da uno stuolo di fotografi, cineoperatori e inviati speciali interessati a verificare le condizioni del campione olimpico, mondiale (lo scorso a Budapest) ed europeo di salto in alto . Tamberi lo scorso anno aveva pareggiato l’unico azzurro che nella storia dell’atletica italiana aveva calato un tris che sembrava irripetibile: Albertino Cova sui 10mila metri dagli Europei di Atene 1982 ai Giochi americani di Los Angeles del 1984 passando per l’edizione inaugurale dei mondiali dell’anno prima a Helsinki.
Il saltatore di Civitanova non ha trascorso un maggio esaltante. L’ha fatto capire su Istagram dopo aver vissuto giorni difficili e di frustrazione, in cui si sentiva addirittura esausto e senza energie. Qualche giorno di riposo per colpa di un problemino ad un ginocchio ed eccolo pronto a volare di nuovo. E’ tornato il morale dei giorni migliori e Tamberi ha tranquillizzato i suoi tifosi con un “Io voglio solo te!” rivolgendosi, come non mai, a Parigi: “Non passerà giorno che io non penserò a te e che non sceglierò te a qualsiasi altra cosa”.
Tamberi, intanto, grazie a madre natura, pensa già a quando appenderà le scarpette chiodate al classico chiodo: con i suoi 192 centimetri di altezza, il portamento, i capelli ondulati (più corti ma sempre folti e dei lineamenti dolci) ha espugnato anche il terreno del fashion. Di lui si sono accorti il re della moda italiana, Giorgio Armani, che lo ha ingaggiato a testimonial per le sue fragranze e come volto di alcune collezioni di abiti, e Yamamay. Ma sempre in coppia con la sua Chiara di sempre. Ma la moda può attendere – ragiona Gimbo. Parigi val bene una messa!