Elezioni amministrative: parla Romina Neri, candidata al consiglio comunale di Spigno Saturnia

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SPIGNO SATURNIA – “Si può fare, si deve fare”. Sono i due imperativi d’obbligo che si è imposta Romina Neri che, candidata al consiglio comunale per la lista “Spigno Futura”, si è distinta nel corso della campagna elettorale ormai alle battute conclusive per l’elezione diretta del nuovo sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale. Ha approntato, più di tutti gli aspiranti i consiglieri comunali, una piattaforma programmatica per un nuovo e più rispondente welfare in una realtà “piccola ma colpevole di aver smarrito il senso della comunità”.

E’ grave, Romina Neri, che lo dica lei che non è di Spigno Saturnia, non pensa?

Non sono originaria di Spigno Saturnia ma, mi creda, ormai mi sento spignese, anche perché non occorre nascere in un posto per sentirselo proprio. Vivo in quello bellissimo borgo da ormai quasi 20 anni. Qui sono nate le mie figlie che nel nostro paese hanno frequentato le scuole, il catechismo, la piscina e tante persone della nostra comunità, per la quale ho svolto un ruolo socialmente attivo.

Lei, benché non sia spignese per nascita ma per matrimonio (il marito, il chirurgo Sergio Corelli cinque anni fa in questo periodo per una manciata di voti mise in discussione la rielezione del sindaco uscente Salvatore Vento), dice di essersi socialmente sporcata le mani. Mi dica la verità: è pentita ?

Assolutamente no. Non rinnego di aver fatto la catechista, di aver partecipato ai mercatini di beneficenza della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e a numerosi eventi culturali, di lettura e di spettacolo.

E ora ha deciso di guadagnare, attraverso il mandato elettorale, la possibilità di accedere a quella che definisce la “Casa Comune”. E ha condiviso e sottoscritto subito le finalità programmatiche della lista “Spigno Futura” che candida a sindaco l’avvocato Marco Vento. Perché?

Voglio dare il mio contributo alla realizzazione dei progetti messi in campo da questa che prima di essere una lista civica è una squadra di amici e di persone che nella vita svolgono ruoli di grande responsabilità sociale. Il rilancio del nostro paese deve avvenire utilizzando al meglio le sue inestimabili ricchezze e peculiarità naturalistiche.

Si riferisce, per caso, alla realtà di Spigno Vecchio che suo marito Sergio Corelli, apprezzo medico chirurgo, aveva coniato nel 2019 come la principale “Porta naturale degli Aurunci”?

Certo che sì. Il nostro borgo antico, simbolo della nostra memoria, deve rivelarsi davvero un potenziale volano di sviluppo. Spigno Superiore possiede un patrimonio storico, culturale, enogastronomico: radici da conservare e da tramandare.

Nei suoi interventi in occasione delle presentazioni pubbliche della lista di “Spigno Futura” sta ribadendo un concetto condito di un mix di rammarico e di amarezza per la realtà di Spigno vecchio. Mi spieghi meglio…

Ho maturato la convinzione che si siano perse delle opportunità! Se non altro perché non sono mancate possibilità di accedere a fondi, che potevano valorizzarne e potenziarne lo sviluppo, in senso turistico, per esempio.

E quindi è qui la scelta di candidarsi al consiglio comunale?

La politica deve proporre una visione di società futura, una prospettiva lungimirante per la gestione del territorio. Il nostro programma propone un rilancio vero, che porti benessere, prosperità e risorse per i servizi. Per noi la politica è questa…

Lei, mi perdoni, offre un carattere quasi catartico alla prossima amministrazione di cui vuole far parte?

Una coalizione di governo deve avere la pretesa e l’audacia ad essere lungimirante, in grado di influenzare positivamente la sua comunità ma anche collaborare con i territori circostanti e attrarre risorse per lo sviluppo e il miglioramento continuo.

Ma per amministrare servono competenze ma anche queste da sole non bastano?

..Si può essere preparati e competenti ma se non si è attenti, assidui e coerenti con gli impegni presi…. Il gruppo di lavoro di cui faccio parte ha la pretesa di essere in grado di cogliere le opportunità! Sono convinta che creare un’opportunità significhi contribuire al miglioramento della mia comunità, tutta s’intende, riducendo le disuguaglianze e permettendo a ciascuno di esprimere il proprio potenziale.

Quando parla di opportunità allude alla fortuna o alla capacità di metterle in sistema?

Sono convinta che vadano intercettate e sfruttate nel senso migliore del termine. Siamo stanchi di sentirci dire “non è possibile…”; sentire: “purtroppo non ci rientriamo…”; o peggio: “tranquillo.. ci penso io” e poi il nulla… Nel corso degli ultimi dieci la politica non è stata in grado in grado di cogliere le opportunità giuste per la nostra comunità… È mancata la progettualità… ma attenzione…”

Cosa ha in mente, dottoressa Neri?

Spigno può risorgere con le giuste infrastrutture, impegni e progetti che servono alla comunità. Durante questa campagna elettorale ho sentito parlare di progetti faraonici. Spigno ha bisogno di questo? Facciamo attenzione, l’Italia è piena di cattedrali nel deserto, abbandonate perché il comune ‘x’ non ha i soldi per la gestione e la manutenzione Quindi facciamo molta attenzione alle vocazioni che diamo a questo paese, a ciò che ci viene proposto, e a ciò che serve veramente.

Lei sostiene che la proposta dell’avvocato Marco Vento e di “Spigno Futura” abbia intercettato la sua idea di una diversa gestione di essere comunità. Che significa?

Ritengo fondamentale lavorare per migliorare la partecipazione civica e per una comunità compatta è fondamentale per il benessere di tutti i suoi membri. Quando le persone si uniscono e partecipano insieme, si creano legami più forti, si promuove il senso di appartenenza e si migliora la qualità della vita. Una comunità compatta può affrontare le sfide in modo più efficace, promuovere la solidarietà e fornire un sostegno reciproco.

Lei è mamma di due ragazze. E’ vero che ha detto di sì’ alla proposta di candidatura dell’avvocato Vento per rivolgendo in quel momento uno sguardo ai giovani e ai bambini, i cittadini di domani di Spigno?

Il mio imperativo e lo sanno gli altri candidati di ‘Spigno Futura” è di lavorare insieme per comprendere e soddisfare le esigenze dei giovani che è essenziale per promuovere un ambiente inclusivo e dinamico nella comunità. Essere vicini alle esigenze dei giovani implica ascoltarli attentamente, fornire opportunità di crescita e sviluppo, sostenerli nelle loro idee ed esigenze, creare spazi per loro, sicuri ed inclusivi per l’espressione e il coinvolgimento. I giovani sono una risorsa preziosa per la società in quanto portano energia, creatività e prospettive fresche. Loro sono il motore dell’innovazione e del cambiamento sociale, contribuendo con idee e visioni audaci per il futuro per affrontare le sfide con una mentalità aperta e flessibile, adattandosi rapidamente ai cambiamenti e trovando soluzioni innovative e sviluppo sostenibile”

Lei guarda con interesse al progetto di rendere la piazza principale del paese, piazza Dante, un’autentica ‘agora 4.0’. Se le dicessi che al moment è un foro provocato dalla caduta di un meteorite ?”

Vorrei tanto dirle che sta esagerando ma forse non è così. La riqualificazione dell’ambiente urbano è un elemento significativo per diversificare l’idea di comunità. Saranno necessari la promozione di spazi verdi, lo sviluppo di infrastrutture sostenibile, la promozione dell’accessibilità, dell’ospitalità e delle tradizioni ma anche la valorizzazione della cultura locale e delle tradizioni gastronomiche e artigianali.

Lei, dottoressa Neri, vuole contribuire a scrivere, infine, un nuovo welfare. Ma è vero che sta pensando, in caso di vittoria elettorale, a contribuire a rigenerare una diversa rete sociale ponendo al centro l’essenza della famiglia?

Storicamente ha sempre rappresentato l’elemento principale del Dna di questa comunità. Basta chiederlo ai nostri genitori e nonni. L’associazionismo poi deve diventare un fedele alleato della futura amministrazione, composta da spignesi che sono orgogliosi di essere tali senza millantare questa o quell’amicizia importante.

Perché dice questo?

Come afferma con la grandissima umiltà ed umanità che contraddistingue il nostro candidato a sindaco Marco Vento sappiamo mandare anche noi una Pec, utilizzare un telefonino o chiedere il coinvolgimento delle altre istituzioni sovracomunali.

Insomma nessuno è fesso. Neanche nella storica Spigno…