Minturno / Voto delle Europee, polemiche e veleni in Fratelli d’Italia

Minturno Politica

MINTURNO – Un partito vincente ma assai litigioso più della sempre più rimpianta Democrazia Cristiana. E’ quello di Fratelli d’Italia di Minturno nelle cui fila volano letteralmente gli stracci tra le due componenti che epidermicamente non si sopportano a vicenda, quelle del consigliere regionale e presidente della commissione Sviluppo economico della Pisana Enrico Tiero da una parte e dell’assessora regionale all’ambiente consigliera Elena Palazzo dall’altra.

Che il fuoco covi sotto la cenere è un fatto risaputo ma ora si è aggiunto il dato delle ultime elezioni europee che ha registrato a Minturno l’ottima affermazione del sindaco e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – in lizza per gli Stati Uniti d’Europa – ma anche una palese diaspora elettorale tra le due principali anime di Fdi, quelle di Elena Palazzo e di Enrico Tiero. Quest’ultimo non gode di buona sintonia i vertici del coordinamento e del gruppo consiliare di Fdi che alle europee hanno effettuato una ben precisa scelta di campo favorendo la “terzina” sostenuta dall’assessora Palazzo: Giorgia Meloni- Nicola Procaccini e Civita Di Russo Enrico Tiero aveva nei giorni scorsi commentato “con stupore” alcune dichiarazioni di esponenti di Fratelli d’Italia di Minturno che avevano criticato “la maggioranza della classe dirigente di questo Comune – chiara l’allusione a quella guidata dal coordinamento comunale ed ex candidato alle regionali Vincenzo Fedele – additandola di non aver rispettato presunte direttive del coordinatore provinciale tese a far votare l’avvocato Civita di Russo. A quanto pare qualcuno nel nostro partito – era stato il primo attacco di Tiero – cerca di ridimensionare le sconfitte. Vorrei sottolineare il fatto che il nostro è un partito liberale. Non siamo il Politburo di sovietica memoria. A queste elezioni europee semplicemente ognuno nella sua libertà ha deciso di votare i candidati considerati più rispondenti alle proprie aspettative (senza togliere nulla agli altri)”.

Tiero invece aveva ringraziato” la stragrande maggioranza degli amici di Minturno, per aver ascoltato il mio consiglio, ovvero quello di attribuire le preferenze alla terna composta da Giorgia Meloni, Nicola Procaccini e Antonella Sberna. Un’indicazione che ha ricevuto – aveva puntualizzato – il consenso di gran parte della classe dirigente, dei militanti, dei simpatizzanti e degli elettori di Fratelli d’Italia in provincia di Latina. In particolare l’enorme mole di voti ottenuti dall’amica Antonella Sberna dovrebbe far pensare chi non avendola sostenuta si attribuisce meriti per il successo di FdI nel territorio pontino. Ci tengo quindi a precisare che il partito a Minturno è andato più che bene ed intendo fare i complimenti ai dirigenti locali per il risultato raggiunto da FdI.”

Le dichiarazioni del vice coordinatore regionale Tiero sono state a lungo analizzate rigo per rigo e sono state restituire al mittente dall’avvocato Marco Moccia, componente dell’opposizione interna a Fedele, stretto collaboratore dell’ex candidato a sindaco e ora capogruppo di opposizione Pino D’Amici e ora membro della segreteria particolare di Elena Palazzo in Regione. Moccia non condivide la dichiarazioni di Tiero nel momento in cui asserisce l’esistenza a Minturno di “discrepanze o portatori di voti che non agiscono per il bene del partito ma unicamente in un’ ottica correntizia e partigiana”. A suo dire questa interpretazione diverge dalla linea “dettata dal nostro leader Giorgia Meloni e dai coordinatori regionali e provinciali che da sempre predicano l’ unità di intenti innanzi al bene superiore rappresentato dal nostro partito. Certe accuse velate (quelle di Tiero,ndr), finalizzate semplicemente a millantare numeri, non hanno né capo né coda. Analizzando i voti, i numeri sono praticamente identici nonostante alcune diverse visioni che non inficiano i rapporti personali e politici”.

Un altro particolare “non irrilevante” su cui si sofferma Moccia è la gestione della candidatura dell’avvocato formiana Civita Di Russo:”E’stata sostenuta unicamente dall’ entourage dell’ assessore Elena Palazzo e non dalla struttura di partito o da correnti. Pertanto – aggiunge l’avvocato Moccia – il risultato ottenuto è più che lusinghiero e testimonia ancora volta che a Minturno il lavoro dei militanti è fondamentale. Ci aspettano nuove sfide importanti come le elezioni comunali del 2026, dimostriamo con i fatti di essere pronti ad interpretare il malcontento di tanti cittadini e di essere pronti a riportare il centrodestra al governo della città”.

Sul punto è intervenuto anche un altro avvocato, il capogruppo di Fdi in consiglio comunale Pino D’Amici: “Il mio pensiero è diretto innanzi tutto al vice coordinatore regionale che, in forza del ruolo che riveste, avrebbe potuto, a mio avviso, usare espressioni concilianti e non parlare di “sconfitte”. Queste – precisa subito – postulano una battaglia e le battaglie non si fanno nel partito se non per scopi nobili. Un ruolo apicale dovrebbe indurre a favorire l’unità, a eliminare gli screzi e a favorire il confronto per risolvere i problemi del territorio (questo sconosciuto), non a creare divisioni e ad alimentare fratture. Questo modo di ‘fare politica’ appartiene a vecchi schemi partitici (la Dc , mal si adatta ai tempi moderni e crea perplessità nell’elettorato”.

In ordine al risultato delle elezioni europee ottenuto da Fratelli d’Italia a Minturno L’avvocato D’Amici è di prodigo di accuse invece nei confronti del coordinatore comunale Vincenzo Fedele che ha sospeso l’efficacia del direttivo comunale di Fdi, quasi ibernandolo: “Non mi pare che si possa esultare perché, rispetto alle ultime consultazioni, allorchè esisteva un coordinamento locale, c’è stato un calo di voti in termini percentuali – ha aggiunto il capogruppo D’Amici – Né il termine di paragone può essere dato dai risultanti delle europee del 2019, posto che il partito, da quella data, è sempre stato in continua e costante crescita, sia a livello locale che nazionale.” E la richiesta di porre fine a questa situazione di stallo è apparsa inevitabile – “Auspico che si ponga fine a questa querelle e che i vertici si determino a nominare un commissario del partito locale che possa portare poi il partito alla scelta di un coordinatore condiviso. Fdi è una forza in continua crescita e – ha concluso D’Amici – ha tutte le carte in regola per essere la locomotrice del centro destra minturnese”.