MINTURNO – Tentò il 3 ed il 4 ottobre 2021 di sbarrare la strada alla riconferma del sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, l’avvocato Pino D’Amici è sul punto di lasciare il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di cui è l’indiscusso capogruppo. A confermare l’indiscrezione che circola da alcuni giorni negli ambienti politici minturnesi è il diretto interessato, “stanco” della perenne situazione di litigiosità all’interno di Fdi, soprattutto tra la componente che fa capo all’assessora regionale al turismo ed ambiente Elena Palazzo e quella guidata dal “Mister Preferenze” alle ultime elezioni regionali Enrico Tiero. Le recenti elezioni europee hanno scavato ulteriormente un divario tra le due anime più litigiose a livello provinciale di Fdi e D’Amici, “orgoglioso di appartenere a quella destra sociale che l’assessora e consigliera regionale Elena Palazzo”, ha meditato seriamente di lasciare la guida del partito in consiglio comunale nel momento in cui “l’analisi del voto è stata soppiantata dalle offese personali e dalle minacce velate di segnalare ai probiviri chi la pensa diversamente”.
A D’Amici non sono piaciute le dichiarazioni dell’ex coordinatore comunale di Fdi Vincenzo Fedele che, anziché spiegare le ragioni che l’hanno indotto “ad ibernare un partito mentre altre forze di centro destra (la Lega?) continuano a fare politica sul territorio, non accetta l’idea che qualcuno minimamente la pensi diversamente da lui che, peraltro, non avrebbe alcun ruolo a parlare perché autosospeso dall’incarico di coordinatore comunale”.
Ma cosa avrebbe intenzione di fare D’Amici? Sicuramente di restare un iscritto di Fratelli d’Italia ma non di rappresentarla più in consiglio comunale nella seconda parte della consiliatura in corso. L’avvocato di Scauri non ha escluso di tornare “da dove ero partito”… aderendo al gruppo consiliare di “Minturno Domani”, una lista che, realizzata dal suo padre politico alle amministrative del 2012, il compianto sindaco di Pino Sardelli, l’ha visto candidare a sindaco in occasione del voto di due anni e mezzo fa pur perdendo nettamente al termine del primo turno. D’Amici potrebbe ritrovare in consiglio la figlia dell’ex sindaco Sardelli, Barbara, lasciando l’onere al solo Francesco La Rocca di rappresentare un partito che, aldilà delle muscolari e verbali esternazioni di Vincenzo Fedele a difesa dell’operato del sempre più isolato (nel partito provinciale) Enrico Tiero, a Minturno politicamente non esiste da mesi, forse da anni.
D’Amici vuole andare via perché “è assurdo che una forza politica che continua a raccogliere grazie al solo voto d’opinione consensi negli appuntamenti elettorali che si susseguono”, non ha una struttura politica di base che si raccordi con il gruppo consiliare. Fratelli d’Italia non ha un coordinamento comunale operativo perché l’ultimo era stato azzerato nel 2022: “Ci promisero che, dopo il successivo tesseramento, ci sarebbero state le elezioni per il rinnovo degli organismi interni ma – ha fatto sapere D’Amici – l’attesa e la pazienza non sono affatto eterne”. A rendere la situazione ancora più pirotecnica e caotica è ora la nuova velenosa presa di posizione dell’ex assessore e ora componente dell’assemblea nazionale di Fdi Livio Pentimalli.
Domenica l’ex coordinatore comunale ed ex candidato alle ultime elezioni regionali Vincenzo Fedele ha provato a rovinargli il giorno del suo 77° compleanno annunciando la volontà di rivolgersi ai probiviri in seguito ad un precedente commento dello stesso Pentimalli sul dato di Minturno delle ultime elezioni europee. “ Dopo la non conoscenza della matematica siamo arrivati alle comiche. Il sedicente Coordinatore comunale Vincenzo Fedele, ritenendosi offeso non si sa bene da chi e da che cosa…. ha comunicato alla stampa che si rivolgerà ai probiviri del partito per i provvedimenti del caso… – ha esordito Pentimalli – Qui si pone il primo problema, avendo il Fedele cambiato più partiti negli ultimi anni non si capisce bene a quale organo di partito si rivolgerà. Per chiarire meglio le idee al Fedele rammendo ancora una volta che nel suo articolo non si capisce perché non difende il Consigliere Tiero a cui è legato….” Livio Pentimalli, senza peli sula lingua, rinnova le sue accuse e conferma come alle ultime elezioni europee “Fdi a Minturno ha perso 1300 voti e dico io purtroppo- ha aggiunto Pentimalli – Il partito è completamente fermo da due anni, perché inseguire i problemi personali e familiari fa perdere di vista i problemi reali che interessano ai cittadini, ragion per cui la nostra azione politica è ridotta al niente. Basta vedere l’ultima delibera sulla spazzatura: un milioni e 700 mila euro pagati dall’amministrazione Stefanelli non si sa per quali servizi causando un aumento complessivo del 15% sulle prossime bollette della Tari e su cui il sedicente coordinatore tace con assordante silenzio. I disaccordi e le incomprensioni che vi sono fra il Fedele e alcuni rappresentanti al consiglio comunale dovrebbero vedere lui in prima a fila a dirimerli e non ad alimentarli”.
Pentimalli in conclusione ricorda il suo ruolo di paciere svolto in qualità di componente dell’assemblea nazionale e di essere il più anziano iscritto “a questo partito a Minturno”: “Ho cercato di mettere pace ma l’ineducazione del sedicente Fedele non ha portato neanche a potersi incontrare per discutere del problema e dirimere le controversi personali”. L’affondo finale di Pentimalli è davvero cult: “Ricordo sempre al Fedele che quando io mi sono iscritto a questo partito(???) 63 anni fa – ha concluso – Lui non era ancora nato. Mi sento in dovere di fare di nuovo un appello per cercare la concordia di intendi e di azione politica nel nostro Comune”. Purtroppo l’accorato appello di Pentimalli è destinato a rimanere tale tra l’indifferenza, più o meno voluta, dei vertici provinciali di Fratelli d’Italia.