“Come ho avuto modo di spiegare anche durante la manifestazione organizzata dalla comunità indiana nella giornata di ieri – dichiara il sindaco Matilde Celentano – la porta del Comune è aperta a tutte le associazioni e a tutti i sindacati, perché insieme si possano costruire le basi perché non ci sia mai più un altro Satnam Singh”. La prima cittadina ha invitato i rappresentati del sindacato che in India conta 20 milioni di iscritti a visitare le aziende del territorio, per rendersi conto che Latina non è sinonimo di caporalato, ma esistono attività sane che operano in regola.
“Questo primo incontro di oggi – continua Celentano – ha avviato una collaborazione che mira a fare luce sulla situazione dei lavoratori e, soprattutto, che vuole iniziare un cammino di legalità perché quanto accaduto non sia un’etichetta per il nostro territorio. Nella provincia di Latina, infatti, ci sono aziende virtuose che rispettano le regole e rappresentano un fiore all’occhiello e siamo pronti a condannare sfruttamenti e illegalità e a fare gruppo perché episodi come quello che ha causato la morte di Satnam Singh non si ripetano mai più. Solo con una sinergia tra associazioni, sindacati e istituzioni si può trovare la chiave per aiutare tanti lavoratori a intraprendere percorsi per abbattere il muro dell’illegalità”.