ARCE – Si avvia a conclusione il processo d’appello per la scomparsa e l’omicidio di Serena Mollicone e quella in programma martedì, la 21°, dovrebbe essere la terz’ultima udienza in vista della sentenza già calendarizzata per il prossimo 12 luglio. Dopo che il 24 giugno le diverse parti civili hanno condiviso il contenuto della requisitoria avanzata dalla Procura generale, martedì ha chiesto di intervenire per completare il suo intervento il sostituto Procuratore Deborah Landolfi relativamente al ruolo che avrebbe svolto in questa tragica vicenda, risalente a venerdì’ 1 giugno 2001, Marco Mottola.
Per lui e per la madre Annamaria, la dottoressa Landolfi ed il procuratore generale Francesco Piantoni hanno chiesto alla prima sezione della Corte d’Assise d’appello di Roma 22 anni di carcere e 24 per l’ex comandante della Stazione dei Carabinieri di Arce Franco Mottola.
Il programma dell’udienza di oggi prevede l’arringa della difesa di due dei cinque imputati – cosiddetti minori – sotto processo. La Procura generale ha già chiesto il proscioglimento per avvenuta prescrizione per Francesco Suprano e l’assoluzione per Vincenzo Quatrale per insufficienza di prove. I legali del primo imputato, gli avvocati Cinzia Mancini ed Emiliano Germani hanno già fatto sapere di rinunciare alla prescrizione. Avanzeranno, invece la richiesta dell’assoluzione piena anche i legali di Vincenzo Quatrale, gli avvocati Francesco Candido e Paolo D’Arpino.
Dopodichè sarà il turno del primo legale della famiglia Mottola, l’avvocato Enrico Meta. Gli altri tre – Mauro Marsella, Franco Germani e Piergiorgio di Giuseppe – saranno gli assoluti protagonisti dell’udienza monotematica fissata per il 4 luglio. Dopo le repliche il 12 luglio – come detto – i giudici della prima sezione penale della Corte d’Assise d’appello entreranno in camera di consiglio per emettere, a distanza di due anni da quella del Tribunale di Cassino, la nuova sentenza su uno degli irrisolti misteri d’Italia degli ultimi anni.