APRILIA – Nel fine settimana scorso alla luce del terremoto giudiziario-politico che ha scosso la città di Aprilia, con l’operazione della DDA di Roma e dei Carabinieri del Comando provinciale di Latina – che ha contemplato anche l’arresto del sindaco Lanfranco Principe – la giunta e il consiglio comunale della città avevano annunciato e rassegnato, con effetto da lunedì 8 luglio, le dimissioni in blocco. Così non è stato però, poiché le dimissioni formalizzate non sono state considerate valide dal punto di vista formale: l’atto di dimissioni, inviato al Comune, infatti, risulta illegittimo poiché la firma del dimissionario o della delega non è stata autenticata da un notaio o da un pubblico ufficiale, come previsto dalla normativa vigente.
L’epilogo è quello segnato dal Prefetto facente funzioni di Latina Monica Perna che ha sospeso – ieri – il Consiglio comunale di Aprilia a seguito delle dimissioni, cosiddette ultra dimidium, di ventidue consiglieri comunali, nominando commissario per la provvisoria gestione dell’ente comunale il prefetto Paolo D’Attilio. Contestualmente ha inoltrato al Ministero dell’Interno la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale, così come previsto dalla norma vigente.