FORMIA – “Mazz e panell…fann gli figlie beglie”. Questo antichissimo adagio popolare di Formia – ironia della sorte molto in voga nel quartiere originario del consigliere comunale protagonista (in negativo) di questa controversia politica, Antonio Capraro – si è confermato essere (ancora) molto attuale dopo la lettera di convocazione che da due mesi i componenti (Luca De Meo, Luigi Rossi, Antonio Miele, Marco Bianchini, Caterina Merenna, Nicola Riccarrdelli, Alessandro Cara e Imma Arnone) della commissione Lavori Pubblici, transizione ecologica, mobilità sostenibile ed integrata, data management e sport attendevano di ricevere da quando la stessa commissione era stata rinnovata, dopo un’estenuante e gratuita attesa, dal consiglio comunale sulla scorta dei rinnovati e mutati equilibri numerici tra la maggioranza di centro destra e le opposizioni.
La commissione Lavori Pubblici per la prima volta si riunirà giovedì 11 luglio, alle 10.30, con un ordine del giorno decisamente tecnico (la nomina del suo vice presidente, l’individuazione del suo segretario, le compostiere di comunità, la discussine sul regolamento degli ispettori ambientali, un focus sui lavori in corso nei tre cimiteri cittadini, un quasi offensivo “Pesca bimbi 2024” e le immancabili “Varie ed eventuali”) ma con un risvolto politicamente molto interessante. Il presidente Capraro ha deciso martedì di firmare la lettera di convocazione della sua commissione dopo la pesantissima fatwa subita (ai suoi danni) dal pugnace assessore taddeiano allo sport e ai rapporti con la “Futuro rifiuti zero”.
L’avvocato Fabio Papa, venerdì scorso, in pieno Consiglio comunale aveva il volto più scuro del carbone (e non certamente per la prima abbronzatura estiva) quando aveva definito “latitante” il consigliere-presidente Capraro perché, nonostante diversi solleciti pervenuti dai vertici della maggioranza di centro destra, non aveva ancora ritenuto “giusto ed opportuno” convocare una delle più ambite commissioni consiliari del comune di Formia. L’assessore Papa era arrivato ad un ultimatum in sede di discussione ed approvazione del Pef 2025 e del nuovo piano tariffario della Tari 2024: “Se il presidente Capraro dovesse persistere in questo inspiegabile comportamento, significherà che molti argomenti suscettibili di discussione nella sua commissione li porteremo all’attenzione della commissione Affari generali o della stessa conferenza dei capigruppo”.
Dopo questo diktat dell’assessore Papa, Capraro, vuoi anche per la rilevanza mediatica che ha avuto il suo atto d’accusa estrapolato dalla diretta consiliare trasmessa dalla pagina facebook del comune di Formia, si è sentito all’angolo ed è stato costretto a riunire la commissione dopo essersi cinto la testa (con qualche mese di ritardo) di cenere quaresimale. In effetti l’attacco politico portatogli dall’assessore Papa era arrivato nell’ambito di una seduta consiliare in cui gli unici consiglieri di maggioranza risultati assenti in aula in sede di discussione e di approvazione del Pef erano stati proprio il presidente Capraro ed il consigliere comunale di maggioranza (ma eletto nelle fila dell’opposizione) Francesco Di Nitto.
La loro assenza – in molti giurano di averli avvistati durante il consiglio comunale di Formia non molto lontano dal palazzo municipale – è stata inquadrata da molti come un tentativo del duo Capraro-Di Nitto di chiedere la testa dell’assessore Papa che, nell’ambito di un presunto accordo esistente all’interno della maggioranza di centro destra, avrebbe dovuto dimettersi per far posto in Giunta all’unico consigliere (Marco Bianchini) espressione della sua lista (Formia Vinci) oppure mettere a disposizione dei cespugli minori della coalizione la sua poltrona.
La lettera di convocazione della commissione Lavori Pubblici ha dimostrato, almeno per il momento, due certezze: l’assessore Papa (potendo contare dell’appoggio, politico e personale, del sindaco Gianluca Taddeo e di pezzi ‘forti’ di Forza Italia) non si dimetterà dall’incarico né ora e né nei prossimi mesi ed il consigliere Capraro – forse mal consigliato da autorevoli esponenti di Forza Italia contigui alla maggioranza di centro destra ? – è stato costretto a gambe elevate a scendere dall’Aventino in cui aveva deciso muscolarmente di stare. Poiché la politica resta sempre l’arte dei migliori, ora bisognerà verificare il comportamento in commissione ed in consiglio del consigliere Di Nitto che, “ripudiato” (a quanto pare) dalla chat della maggioranza, è diventato uno scheggia impazzita ma con il rischio che possa procurare ulteriori danni sia vicino allo zero.
Una curiosità finale: Capraro ha invitato a partecipare alla commissione Lavori Pubblici di giovedì mattina il dirigente al ramo Giuseppe Viscogliosi, l’”odiato” assessore allo sport Papa. Nell’elenco manca chi, più di tutti, avrebbe dovuto esserci: l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo .
Dal 2 giugno, da quaranta giorni, non ricopre più l’incarico ed il sindaco Taddeo e Forza Italia continuano a rimanere sull’argomento in silenzio sempre più religioso e misterioso. E non è quello della fede.